Statuine devozionali tascabili

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Fra gli oggetti devozionali, alcuni sono nati con la funzione precisa di essere portati addosso, affinché il devoto avesse un rapporto costante e, soprattutto, propriamente fisico con il suo santo protettore, con Gesù o la Madonna.

I santini, per esempio, hanno una dimensione piuttosto piccola, in genere non superano i cm 6 x 11,5, in quanto potevano (possono) essere agevolmente portati in tasca, nella borsa o come segnalibri in piccoli libri di preghiera.

Ma i santini non sono i soli oggetti destinati alla portabilità: pensiamo alle coroncine, agli scapolari, alle medagliette con spille e alle statuine. Quest’ultime cominciano a diffondersi nei primi decenni del secolo scorso, come souvenir dei pellegrinaggi e, durante i due conflitti mondiali, come oggetto devozionale tascabile per i soldati che partivano per la guerra.

Realizzate in metallo vile (ferro, piombo, nikel, rame o piombo) e dunque facile alla corrosione ma vendibile a poco prezzo, venivano appunto vendute presso i santuari, mete di pellegrinaggi, e/o distribuiti ai soldati nelle adunanze che precedevano una missione bellica.

Le dimensioni erano davvero ridotte: le statuine non superavano i cm 2,5 mentre le custodie potevano variare dai cm 2,5 ai 4,5. Si potevano tenere comodamente in tasca, perché molto leggere e per nulla ingombranti.

Diversi i soggetti riprodotti, perlopiù relativi a celebri santuari sia italiani che stranieri, ovviamente cattolici. Quelli che state osservando sono alcuni fra quelli più diffusi nel suddetto periodo.

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