Una veste battesimale… particolare

In passato la maggior parte dei battesimi avveniva durante la notte di Pasqua. Secondo Cirillo di Gerusalemme i battezzandi dovevano recitare la professione di fede prima di immergersi per tre volte nell’acqua, a simboleggiare i tre giorni che Gesù Cristo trascorse nel sepolcro, prima di risorgere. Dunque, durante il rito del battesimo, si moriva e si risorgeva, rinnovati nella fede cristiana. Risulta evidente che, anticamente, il battesimo era ricevuto “da grandi”, mentre in seguito, fino a oggi, si è sviluppata la consuetudine di battezzare i neonati. Ma questo è un altro discorso.

L’immagine che vi propongo di osservare è un intaglio-collage, a forma di camicino, con applicazioni di ricami che fanno da cornice alla raffigurazione vera e propria costituita da Gesù che porta la Croce. È realizzata con diversi materiali: carta – su cui sono incisi, con coloritura a mano, il viso e la mano – e stoffa, il vestito di Gesù. Nella parte superiore della cornice, il puttino centrale e i due angeli agli angoli sono stampati in cromolitografia.

La tecnica di produzione ci consente di ipotizzare che il manufatto sia stato realizzato, probabilmente in ambiente conventuale, intorno alla fine del XIX secolo. L’area geografica è presumibilmente italiana o forse centroeuropea.

Come dicevo si tratta di un intaglio-collage, realizzato quindi con delle piccole forbici. Sul supporto di carta sottile sono stati poi applicati gli altri materiali, come filo, stoffe (raso) e pezzi di carta metallica. Le dimensioni sono piuttosto generose: cm 17,5 x 23,2.

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