Un santino militare “prezioso”

«Ciao Biagio, ti mando la scansione di un santino militare che ho acquistato da poco. Potresti darmi informazioni? L’ho cercato sul tuo Catalogo dei Santini Militari, ma non l’ho trovato. L’immagine è quella della Madonna, nessun soldato, ma l’invocazione sotto parla dei “nostri soldati”. Che ne pensi? E quanto può valere?»

Rispondo pubblicamente alla mail inviatami dall’amico collezionista, perché penso sia di interesse generale.

Quando ho visto l’immagine ho capito che si trattava di un santino molto particolare, direi speciale. Ma, voglio rispondere alle domande procedendo con ordine.

Innanzitutto, quello in questione non è un santino “editoriale”, nel senso che non è stato pubblicato come tale da nessuna casa editrice. Si tratta invece di un santino semimanufatto, realizzato a mano, utilizzando una cartolina edita dall’Ufficio Propaganda del Comitato per “I Novi Templi”, dell’Arcivescovado di Milano.

Raffigura la Madonnina del Duomo di Milano, con il Tricolore.

Sotto, scritta a mano, con inchiostro di china, la seguente invocazione:
Madonnina, dolce madre, custodisci e proteggi i nostri cari soldati. – Natale 1941. + Ildefonso – Card. Arcivesc.

È probabile che l’autore dell’invocazione sia lo stesso che ha tagliato la cartolina, per realizzarne un santino.

Ho verificato attentamente la grafia: l’autore è un personaggio illustre, ovvero l’allora Cardinale e Arcivescovo di Milano, Alfredo Ildefonso Schuster. Ritengo che la scritta sia autentica, cioè non dovrebbe essere una riproduzione.

Nato a Roma il 18 gennaio 1880, fu arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954. Nel 1937 istituì nel capoluogo lombardo l’Ufficio Propaganda del Comitato per “I Novi Templi”.

Ciò detto, si comprende per quale motivo il santino militare (classificabile nella Cat. II) non si trovi nel mio Catalogo: essendo un semi-manufatto, si tratta di un pezzo unico.

Non voglio fare alcuna quotazione, ma certamente la sua unicità – essendo stato realizzato personalmente da un santo – ne fa un pezzo molto prezioso, sia dal punto di vista storico-devozionale e di conseguenza anche sotto l’aspetto collezionistico.

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