Un canivet fai da te

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Al filiconico attento non sarà sfuggita la contraddizione in termini di quanto scritto nel titolo di questo post. Il canivet manufatto, com’è noto, è una particolare tipologia di immaginetta religiosa, tipica dei secoli XVII-XVIII, realizzata interamente a mani in ambienti conventuali femminili.

Nel XIX secolo, i soliti editori francesi, ispirandosi ai canivets manufatti, diedero vita alla produzione dei cosiddetti canivets meccanici, che si differenziavano dai primi appunto per il fatto di essere un prodotto meccanico, industriale, e non manufatto: alla miniatura si sostituiva un’incisione siderografica, all’intaglio manufatto quello meccanico.

La produzione di quest’ultima tipologia finì intorno alla seconda metà dello stesso secolo, per lasciare il posto a tecniche meno elaborate.

Quando mi è capitato nelle mani questo pezzo, risalente agli anni Venti del Novecento, non ho potuto fare a meno di sorridere teneramente.

Evidentemente chi ha realizzato questa immaginetta devozionale, dedicata a San Francesco di Paola, aveva sicuramente ben presente i canivets meccanici – quelli manufatti non credo proprio –  e probabilmente ha acquistato la cornice “merlettata” già pronta.

Quindi, ha ritagliato una di quelle cromolitografie – piuttosto diffuse all’epoca –  raffigurante il Santo di Paola e l’ha applicata alla cornice.

A questo punto, si comprenderà il senso del titolo del presente articolo. Non sapremo mai se il “nostro” devoto volesse veramente realizzare un canivet, ma sicuramente il suo scopo era più o meno simile a quello delle suore che, in uno dei conventi europei del Settecento, realizzavano immaginette meravigliose, nel significato più stretto del termine: pregare il santo di cui si è devoti è meraviglioso.

Se oggi non si creano più immaginette “meravigliose” è perché queste non hanno più, come un tempo ormai passato, la funzione di emozionare. Ecco perché considero questo pezzo davvero particolare, perché  nella sua ingenuità dimostra una semplicità d’animo che soltanto una persona intimamente  devota al suo santo protettore può avere.

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  1. angela

    l’articolo è molto bello come al solito ed a proposito di quanto sopra detto ricordo che quando ero piccolina vedevo le suore del mio paese ritagliare dei merletti ed all’interno incollavano una immaginetta di un angelo o di un santo o di una madonna che poi regalavano ai bambini che facevano la prima comunione

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