Tranquilli, non è un UFO!

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Devo essere sincero. Quando ho visto per la prima volta questa immagine, mi sono detto: vuoi vedere che quei matti dei clipeologi in fondo in fondo non hanno poi tutti i torti?

Per chi non lo sapesse – fino a poco tempo fa non lo sapevo anch’io – i clipeologi sono degli pseudoscienziati che si occupano di un particolare settore dell’ufologia, quello dedicato a scovare tracce di UFO nelle opere (letterarie, artistiche, etc.) del passato.

Questi signori ritengono di avere individuato in diverse opere d’arte,  – soprattutto dipinti rinascimentali raffiguranti soggetti sacri – alcuni “oggetti volanti non identificati”. Alcuni di essi sono molto celebri, altri meno. Pensiamo per esempio alla Natività del Pinturicchio, all’Annunciazione di Carlo Crivelli, alla Crocefissione di Decani o alla Tebaide di Paolo Uccello.

In queste e altre opere d’arte – potete fare una ricerca sul web per osservare di che si tratta –  gli artisti avrebbero dipinto degli oggetti appartenenti agli extraterrestri, in pratica dei dischi volanti.

Perciò, quando ho visto l’incisione che state osservando mi stava venendo un colpo. Cosa ci fa un disco volante in una incisione tedesca del XVII secolo?

Il paesaggio è piuttosto inquietante: sulla riva di un fiume, uno scheletro umano sta per lanciare una freccia; dal lato opposto un piccolo demone si prepara a scagliare il suo dardo; tre dei personaggi raffigurati (in particolare la donna a destra) guardano verso il cielo, forse incuriositi da quell’oggetto volante, che sembra provenire da uno squarcio fra le nuvole.  La didascalia, in tedesco antico, più o meno recita: “Le tentazioni della mia vita – guarda come mi uccidono!

Come per tutti gli altri casi, un’osservazione più approfondita consente di comprendere meglio e di concludere come, in questa immagine, non vi sia alcuna traccia di extraterrestri, tantomeno di dischi volanti.

Ma allora cos’è quell’oggetto ovale sospeso fra le nuvole?

Si tratta di un vassoio. E se si fa più attenzione, si può anche notare che non è sospeso, ma è retto da un braccio (di Dio).

A questo punto, possiamo anche tentare una interpretazione più realistica.

Siamo di fronte a un’incisione all’acquaforte  raffigurante memento mori. Al centro, un uomo con le mani giunte, rivolto al Cielo, supplica la salvezza eterna. Ma per ottenerla dovrà rinunciare alle  vanità del mondo. Queste sono le tentazioni che la vita terrena ci presenta di continuo e che, se non tenute a bada, possono ucciderci.

Si spiega così il quadro dei personaggi: la lussuria (raffigurata dalla donna), la ricchezza (l’uomo con la borsa di denaro), che rappresentano appunto le vanità. Lo scheletro rappresenta la morte: è giunta l’ora di andare. Il diavolo in realtà punta il suo arco verso Dio, vuole impedirgli di salvare l’uomo. E qui, si spiega anche la presenza del vassoio.

Il vassoio d’argento è un simbolo antichissimo: l’oggetto (che si trova anche nelVecchio Testamento) era usato per offrire le oblazioni a Dio. Nel caso specifico, Dio consente all’uomo la possibilità di salvarsi, porgendogli il vassoio (la salvezza eterna).

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2 risposte

  1. Agostino de Santi Abati

    SICURO CHE L’INCISORE NON ABBIA VOLUTO RAPPRESENTARE “ANCHE” QUALCOS’ALTRO?

  2. angela

    Grazie per questo stupendo articolo ho appreso tante cose di cui non ero a conoscenza è vero che nella vita non si smette mai di imparare

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