Considero la Serie 500, pubblicata nel 1915 dalla Santa Lega Eucaristica di Milano, fra le più belle dell’intera produzione a tematica militare.
Non mi riferisco solo all’aspetto estetico, ma proprio alla tematica, che abbiamo definito più volte “orrori della guerra“. Il soggetto iconografico è infatti quello di mostrare gli effetti – gli orrori appunto – provocati dalla guerra.
Vorrei far notare un particolare. A differenza che in altre immaginette appartenenti alla medesima tipologia, in queste Gesù o la Vergine Maria non benedicono i nostri soldati mentre marciano verso la vittoria, e dunque verso la conquista: è il caso di ricordare che anche noi italiani – ahimè! – in passato siamo stati aggressori di altri popoli. Ma questa è un’altra storia e altre immagini, appunto.
Nel caso specifico della serie che stiamo osservando, la guerra in questione era il Primo Conflitto mondiale, la quarta guerra di indipendenza, com’è stata definita nei libri di scuola.
Dicevo della serie 500. Gesù, con qualche eccezione, appare in un contesto che mostra gli effetti devastanti della guerra, in primis i soldati morti. Le armi sono a terra, i cannoni rovesciati o distrutti, come a sottolineare la loro inutilità.
La tecnica impiegata è la cromolitografia, in cui prevalgono colori scuri, come il grigio e il nero; e non potrebbe essere altrimenti. Sotto l’aspetto collezionistico, alcuni pezzi sono militari di categoria 1, ovvero con scene di guerra raffigurate sul recto; altri, di categoria 2, cioè soggetti generici, ma con didascalie e/o testi di preghera sul verso riferiti alla guerra.
La serie si compone di 22 numeri, ma non sono tutti a tematica militare.
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