C’è una santa – in realtà ce ne sono tante e tanti altri – che nel XIX secolo era molto popolare e la cui devozione era diffusa in diversi paesi dell’Europa.
Eppure, sembra che di lei si sia persa ogni traccia. In Italia era conosciuta con il nome di Santa Giuseppina (o anche Santa Giuseppa), in Francia era venerata come Sainte Joséphine, in Germania come Josephine, in Boemia invece era pregata con il nome di Josefa…
Ebbene, se vi chiedessi di dire di che santa si tratta, in quale giorno è venerata e in quali posti, sapreste dare una risposta?
Vi indico alcuni dati che vi potranno servire nella ricerca: dall’osservazione delle immaginette in cui si trova rappresentata, dovrebbe essere stata una suora, peraltro anche piuttosto importante, a giudicare dal pastorale con il quale viene in alcuni casi raffigurata.
In una bellissima incisione di Joseph Koppe, realizzata dall’incisore praghese intorno alla metà del XIX secolo, la vediamo, infatti, munita di tale attributo, oltre a tenere nella mano sinistra anche un cesto di frutta.
In un’altra immaginetta, un’incisione su acciaio firmata Turgis, anch’essa pressappoco stampata nello stesso periodo, presenta l’abito monacale.
Gli attributi a disposizione non sono molti, a meno che qualcuno dei nostri amici collezionisti non possegga qualche altra immaginetta in cui la santa appare raffigurata in maniera diversa, in cui possiamo individuare ulteriori elementi.
Chi era Santa Giuseppa o Giuseppina?
Manifesto in proposito la mia personale sconfitta nel non essere riuscito a trovare una seppur breve agiografia. Qualora voleste cimentarvi nell’impresa, tenete presente che a metà dell’Ottocento, era già venerata come santa.
Detto questo, c’è una spiegazione che potrebbe essere data al fenomeno ed è la seguente: Giuseppa, o Giuseppina, in realtà non è mai esistita. Il che non sarebbe poi una grande notizia, se pensiamo a tutti quei santi che sono stati depennati dalla stessa Chiesa dal calendario liturgico perché di essi si è dubitata l’effettiva esistenza.
L’ipotesi che però rende questa santa ancora più particolare è il fatto che la venerazione, e la devozione dei fedeli (esistono ancora?) potrebbe essere sorta da un equivoco linguistico, una distorsione cioè del nome Giuseppe, esso sì nome di più santi.
In pratica, il culto della santa in questione sarebbe originato da un errore terminologico, derivato dalla versione femminile del nome di Giuseppe.
Non vi convince la spiegazione? Neppure al sottoscritto, ma è la più attendibile che sono riuscito a ricavare.
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Agostino de Santi Abati
Beata Giuseppa Maria di Sant’Agnese (Giuseppa Teresa Albinàna) Vergine
21 gennaio Benigànim, Spagna, 9 gennaio 1625 – Benigànim, Spagna, 21 gennaio 1696
http://www.santiebeati.it/dettaglio/90163
Fabrizio
Un’altra ipotesi potrebbe essere attribuita al fatto che nella prima metà dell ‘800 il culto a san Giuseppe ebbe un grande risveglio tant’e’ che la diffusione del suo nome non ebbe eguali anche nella anagrafe femminile. Perciò per sopperire alla mancanza di una figura del gentil sesso nell’agiografia cristiana si è pensato di inserire nel calendario una falsa santa Giuseppa o josepha affinché ne venisse onorato l’onomastico , primato invece prettamente maschile. Non sono state riscontrare citazioni o informazioni sul culto di questa santa.