Il 24 maggio 1953, Papa Pio XII dedicava la sua venticinquesima Enciclica a San Bernardo di Chiaravalle, definendolo Doctor Mellifluus.
Se il titolo di Dottore della Chiesa è conferito dal Pontefice a un santo meritevole di eminens doctrina, l’aggettivo mellifluus è invece esclusivo del santo propagatore dell’Ordine Cistercense.
Se il termine ha il più noto e comune significato dispregiativo di “sdolcinato“, nel caso specifico assume un senso molto elevato, una dote di eloquenza.
Dunque, quando si parla del “santo dottore mellifluo“, il riferimento è soltanto e unicamente a San Bernardo di Chiaravalle.
Un santino commemorativo di quell’evento fu pubblicato dall’Editore Giuseppe Pantaleone di Palermo.
La particolarità di questa immaginetta non è soltanto nella bellissima raffigurazione – il Santo osserva la Madonna e Gesù Bambino, nell’atto di benedizione, mentre si accinge a scrivere – ma, sotto l’aspetto strettamente collezionistico, anche nella tecnica, cioè la fototipia con effetto seppia, molto diffusa negli anni 30-40, ma più rara nei decenni successivi, dominati dall’offset.
Quanto alle misure sono quelle standard, cm 5,7 x 10,2.
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