Reliquiario o miniatura?

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L’oggetto devozionale che vi sto mostrando appartiene a una particolare categoria diffusa in Europa fra la seconda metà del XVIII e la prima metà del XIX secolo.

Ve lo descrivo. Racchiusa in una teca ovale di cm 6,3 x 7,5, di metallo pesante e vetro, munita di anello, osserviamo una particolare composizione: al centro di un altarino, realizzato con pezzi di carta e metallo, una bellissima miniatura di San Pasquale Baylon, forse su una base ossea. Fanno da cornice dei fili metallici (attorno alla miniatura) dei papiers roulés (nella parte superiore) e lateralmente due piccole reliquie ex ossibus appartenenti allo stesso soggetto.

Come possiamo classificarlo: reliquiario o miniatura? Direi entrambe le cose. Di produzione conventuale italiana, probabilmente di manifattura campana, si completa sulla parte posteriore, racchiusa all’interno della teca metallica, di filo serico e sigillo.

Per quanto riguarda il periodo, direi che possiamo collocarlo intorno alla prima metà del XIX secolo.

Inutile sottolineare che si tratta di un oggetto piuttosto prezioso, e non mi riferisco in particolare al valore di mercato, destinato a qualche personaggio illustre dell’epoca.

Come al solito, averlo in condizioni ottimali di integrità, dopo circa due secoli, è un’immensa fortuna.

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