I fatti recenti di Parigi hanno riaperto le polemiche sui rapporti conflittuali fra cristiani e musulmani. In realtà, la questione non è mai stata chiusa, anzi si trascina da secoli. E non è soltanto un diverso modo di intendere Dio e la religione, ma anche idee diverse sulla morale, sulla politica, sulle istituzioni. In una parola, due civiltà differenti. Nessuna delle quali però può (deve) sentirsi superiore all’altra.
Purtroppo, quando una fede religiosa scade nell’estremismo e nel fondamentalismo, i risultati non sono mai positivi e portano inevitabilmente allo scontro. E si badi: il fondamentalismo non è un’esculsiva “dell’altro”, ma riguarda entrambe le religioni.
Sotto l’aspetto strettamente religioso, i cristiani sono per i musulmani infedeli, allo stesso modo di come i musulmani lo sono per i cristiani.
Inutile dire che i conflitti nascono dall’ignoranza reciproca e pertanto possono essere superati soltanto con il dialogo, non certo con le bombe. La religione islamica è una religione di pace, così come lo è la religione cristiana. E questo è un preziosissimo elemento in comune, una base di partenza per costruire rapporti di convivenza fra due civiltà che, alla fine, vogliono la stessa cosa: vivere in pace, pregando il proprio Dio.
È evidente che il dialogo non è facile, soprattutto se si pensa ai tanti pregiudizi che si sono sviluppati, negli uni e negli altri, nel corso di secoli di storia. Dalla battaglia di Poitier, alle crociate, dalla sconfitta dei cristiani da parte del “feroce” Saladino, all’espulsione dei musulmani dalla Spagna, etc. è stato un susseguirsi di episodi che hanno segnato i rapporti fra le due civiltà, creando appunto i pregiudizi sopra accennati.
Oggi ci scandalizziamo, giustamente, quando apprendiamo che alcune persone commettono delle stragi di vite umane, al grido di Allah è grande! Ma quel grido è più o meno simile al Dio lo vuole! dei crociati.
Del conflitto fra cristiani e musulmani si trova traccia anche nella devozione popolare e, filiconicamente parlando, in alcune immaginette devozionali. Mi riferisco, per esempio, al titolo della Madonna, Auxilium Christianorum, presente anche nelle Litanie Lauretane. Esso fu proclamato dal Pontefice Pio V al fine di ringraziare la Vergine Maria per aver determinato, con il suo intervento, la vittoria dei cristiani sulla flotta dei musulmani dell’impero ottomano, nella storica battaglia di Lepanto.
L’invocazione Auxilium Christianorum, cioè Aiuto dei Cristiani, nacque in quell’occasione.
Nell’incisione che potete osservare nell’immagine sopra a sinistra, realizzata ad Augsburg dai Fratelli Klauber nel 1749, viene illustrata la battaglia citata fra le due flotte (vedi particolare). Come noterete, i simboli raffigurati – fra tutti, la croce cristiana e la mezzaluna musulmana – rappresentano le due civiltà che si affrontano.
Non c’è bisogno di precisare che, in altre occasioni, furono i musulmani a sconfiggere i cristiani. Si dirà, tempi passati!, ed è vero. Ma odio e pregiudizio spesso nascono da molto lontano.
Se avete trovato il post di vostro interesse potete esprimere la vostra opinione postando un commento o semplicemente cliccando su MiPiace posto all’inizio dell’articolo.
Copyright (©) Tutti i diritti riservati
angela rotundo
Sono d’accordo con voi . Il dialogo (mettendo da parte l’orgoglio e la superiorità) eviterebbero tanti morti