Nonostante la tradizione cristiana annoveri personaggi evangelici come Simone di Cirene, l’uomo che fu obbligato ad aiutare Gesù a portare la croce verso il Golgota (secondo quanto riferiscono i Vangeli di Marco, Matteo e Luca), in Libia i cristiani, e in particolare i cattolici, sono sempre stati una minoranza.
La presenza dell’Islam prima e di Gheddafi dopo, hanno impedito la diffusione della religione cattolica nel territorio, riducendola a poche migliaia di fedeli. Con una sola eccezione.
Dal 1934 al 1943 la Libia – più precisamente la Tripolitania e la Cirenaica – fu colonia italiana. La politica emigratoria promossa dal regime fascista portò all’aumento progressivo della popolazione italiana, con conseguente diffusione dei cattolici, che superarono i 150.000.
Furono istituite tre circoscrizioni ecclesiastiche: la prima, Bengasi, già attiva dal 1929, Derna e Misurata alla fine degli anni Trenta.
La costruzione della cattedrale di Bengasi iniziò a partire dal 1929 e venne conclusa nel 1939. Architetti: gli italiani Ottavo Cabiati e Guido Ferrazza.
Il raro santino che state osservando raffigura l’immagine della Nostra Signora di Montenero, che negli anni Trenta (la stampa è del 1936) era collocata, e venerata, all’interno della Cattedrale di Bengasi. L’originale si trovava, e si trova, nell’omonimo santuario, a Livorno.
L’immaginetta, stampata in rotocalcografia su carta pesante, misura cm 7 x 11,3. Sul verso è stampata la preghiera alla Madonna, con la concessione di 50 giorni d’indulgenza.
Con la rivoluzione del 1969, gli italiani furono costretti a scappare, la presenza cattolica diminuì considerevolmente. La cattedrale fu trasformata in moschea. L’immagine della Madonna di Montenero probabilmente andò perduta o distrutta.
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rotundo angela
Molto interessante come al solito grazie