Mi è capitato spesso di vedere le immaginette della serie 500, edite da Dordoni di Milano negli anni 80 del Novecento, inserite e/o confuse all’interno di una collezione di traforate dell’800.
Stiamo parlando di traforate meccaniche con la figura centrale stampata in off-set a colori.
Purtroppo, altrettanto spesso, alcuni collezionisti – poco esperti – confondono tale produzione recentissima con quella molto più antica, mettendo insieme immaginette che appaiono simili, ma che sono state realizzate con tecniche di stampa differenti e distanti fra loro oltre un secolo.
Il collezionista senza particolare esperienza, soprattutto se il pezzo è proposto dal venditore (anch’egli poco esperto?) accanto a quello antico, può cadere in errore e acquistare a un prezzo, anche 20 volte maggiore rispetto a quello reale, un’immaginetta stampata con le più moderne tecniche fotomeccaniche.
Come riconoscerle? Intanto, guardando sul verso la scritta
“EDIZ. DORDONI M. MILANO – PRINTED IN ITALY 5xx“
Un altro elemento rivelatore può essere il soggetto raffigurato, che in alcuni numeri della serie risulta troppo recente, per poter essere rappresentato in un’immaginetta ottocentesca: è il caso dell’immagine n. 534 della serie che raffigura Santa Maria Goretti, morta nel 1902 e canonizzata da Papa XII nel 1950.
Ma la prova assoluta è data dalla tecnica di stampa: osservando con la lente si comprende chiaramente che si tratta di una stampa fotomeccanica.
Non si tratta dunque di falsi, né di riproduzioni, ma semplicemente di immaginette che, per stile, richiamano le famose “merlettate” di un secolo e mezzo fa.
Da collezionare? Certo, purché si abbia la consapevolezza che si tratta di pezzi recentissimi, il cui valore di mercato è praticamente irrisorio.
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