Si sa: Napoli è una città di grande devozione, nella quale sono davvero numerosi i santi venerati e dove i miracoli non mancano mai. Non possiamo dire che sono all’ordine del giorno, ma di sicuro una volta a settimana.
Non so quanti sono a conoscenza che nel bellissimo capoluogo campano, ogni martedì si assiste al miracolo della liquefazione del sangue.
No, non è il sangue del più noto San Gennaro, il cui miracolo della liquefazione può verificarsi “solo” tre volte l’anno (il sabato che precede la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre), ma quello di una santa, anch’essa Patrona della città, assieme ad altri 52 compatroni
Il culto dei napoletani per Santa Patrizia Vergine ha origini molto antiche. Secondo la tradizione, la giovane figlia dell’imperatore Costante II (641-668), volle presto diventare suora, e dopo avere distribuito le sue ricchezze ai poveri andò in pellegrinaggio in Terrasanta. Durante la navigazione, una terribile tempesta fece naufragare la nave lungo le coste partenopee, più precisamente sull’isola di Megaride (come una nave, partita da Costantinopoli e diretta in Palestina, abbia potuto fare naufragio sulle coste campane è un “mistero agiografico”).
Secondo qualche studioso, la storia ricalcherebbe esattamente la leggenda della sirena Partenope, fondatrice della città.
La santa, dunque, dopo qualche mese, il 25 agosto, muore in un monastero (Castel dell’Ovo?) a soli ventuno anni.
Il miracolo del sangue è attestato, inizialmente, molto tempo più tardi, intorno al XII secolo. Si narra che un cavaliere, sofferente di una grave malattia, dopo aver trascorso la notte a pregare innanzi alla tomba della Santa, in un momento di “raptus devozionale”, aprì il reliquiario e cavò un dente dal teschio di Santa Patrizia.
Il sangue uscì a fiotti, come se il corpo fosse ancora vivo. Meravigliato da tale prodigio, il cavaliere riuscì a recuperare la lucidità, e due ampolline, nelle quali raccolse il sangue.
Come accennato, da allora, ogni 25 agosto e – incredibilmente – ogni martedì il miracolo si ripete in presenza di migliaia di devoti.
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angela
pur avendo un marito napoletano non sapevo dell’esistenza di questa santa nè della liquefazione del suo sangue complimenti Biagio e grazie
Mariolina USA
e nessun castigo per la profanazione della reliquia . . .