Come ben sanno tutti gli amici filiconici, parte della produzione di immaginette religiose fu realizzata su pergamena.
Questo particolare supporto non precede la carta, la quale, è vero che fu inventata dopo, ma molto tempo prima dell’epoca in cui cominciarono a essere stampate, e diffuse, le immaginette. Dalla seconda metà del XVI secolo agli inizi – più o meno – del XIX, la pergamena fu alternativa alla carta. Ciò significa che solo una parte di immaginette fu realizzata su pelle animale, mentre la maggior parte fu prodotta su carta.
Diciamo pure che la pergamena era considerato un supporto di lusso, evidentemente più prezioso della carta, considerato per contro un materiale rozzo. Tanto per avere un’idea, verso la fine del XVI secolo, il costo di un foglio di pergamena equivaleva a quello di circa una trentina di fogli di carta. Tale rapporto era destinato ad aumentare nelle epoche successive, fino a determinare il totale abbandono da parte degli editori in favore della carta.
Nonostante venga definita anche cartapecora, essa era ottenuta dalla pelle di pecora, da quella di capra e dal vitello. Gli esperti riescono a capire la differenza fra le tre tipologie osservando la diversa disposizione follicolare pilifera del lato esterno. L’immagine (o figura) era stampata sul lato carne (quello che sta a contatto con la carne dell’animale appunto), in quanto parte più pulita e dunque più chiara.
A questo punto va fatta una precisazione. Le immaginette religiose – che noi genericamente definiamo su pergamena – più specificamente furono realizzate su un particolare tipo di pergamena, chiamato velino. Questo, infatti, era ottenuto dalle pelli più delicate degli stessi animali (sempre agnello, capra o vitello) nati morti. La lavorazione prevedeva il raschiamento dei peli, il lavaggio, la stesura sul telaio dove la pelle veniva cosparsa di gesso e levigata con pietra pomice.
Le immaginette realizzate su velino erano pertanto quelle più preziose, e lo sono tuttora. Il rapporto – a livello di prezzo di mercato – fra un’immaginetta realizzata su carta e una corrispondente prodotta su pergamena possiamo dire sia del 35%-80%. Significa che se una immaginetta-incisione fiamminga su carta ha un prezzo di 45,00 Euro – giusto per fare un esempio – la stessa immaginetta realizzata su pergamena varrà almeno il doppio. Ovviamente il dato è fortemente indicativo, dovendo essere considerate altre varianti, come la firma, la coloritura, etc.
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rotundo angela
Istruttivo e come al solito sempre interessante. Grazie per il suo impegno ad insegnarci sempre cose nuove