Le immaginette “a sistema”, espressione di arte devozionale o di decadente Kitsch?

Chi si avvicina al collezionismo di arte devozionale finisce per incotrare/scontrarsi con la stragrande produzione francese delle immaginette di stile sansulpiciano. Ricordo a quelli che non conoscessero questa definizione che esso si riferisce a quelle immaginette prodotte e commercializzate a partire dalla metà dell’Ottocento, e per qualche decennio a seguire, dagli editori/commercianti le cui botteghe erano concentrate nel quartiere attorno alla cattedrale di Saint-Sulpice di Parigi.

Una produzione immensa, già all’epoca contestata da alcuni esponenti ecclesiastici, ma evidentemente molto apprezzata dal mercato dei devoti, i quali erano attratti dalle immaginette dai colori vivaci, resi possibili dalle nuove tecniche, o dalla struttura particolare.

Il pezzo che vi sto mostrando fu prodotto dal noto editore parigino Dopter verso la metà del secolo XIX e appartiene a quella categoria che noi collezionisti siamo soliti definire “a sistema” oppure più semplicemente “a teatrino”.

In pratica, si tratta di un’immaginetta a parti mobili che aprendosi assume un aspetto tridimensionale. Nel caso specifico, modificando alcune parti dell’immaginetta, si ottiene una piccola chiesetta tridimensionale in stile gotico.

La facciata è stampata e colorata su carta goffrata. All’interno si può ammirare una bellissima incisione su acciaio, con coloritura a mano, raffigurante l’Immacolata Concezione, il cui dogma era stato proclamato poco tempo prima, nel 1854, dal Pontefice Pio IX. Ai lati della piccola chiesetta, si possono scorgere altre figure minori, come dipinte nelle navate laterali della stessa.

La particolarità dell’immaginetta è però quella di potersi mantenere in piedi da sola.

Non c’è il testo della preghiera. Non serviva. Scopo dell’immaginetta era quello di stupire il devoto cliente e convincerlo a mettere mano nel portamonete. Il costo non era fra i più abbordabili. Al contrario.

Le dimensioni sono di cm 7 x 13,5. Inutile aggiungere che si tratta di un pezzo delicatissimo che ha attraversato circa due secoli restando miracolosamente integro.

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