Non mi stancherò mai di ripeterlo: pretendere di collezionare tutto in filiconia è assolutamente assurdo. La produzione è talmente vasta da risultare infinita. Il vero collezionista non può che individuare alcune tipologie, sulla base dei propri gusti personali, e concentrarsi su esse. E anche in questo modo di lavoro ne troverà tanto!
Pensiamo, per esempio, all’ambito seriale. Una cosa è decidere di collezionare una o più serie, magari di più editori, altro è avventurarsi a collezionare tutte le serie stampate da una determinata casa editrice. Ammesso che si abbia la fortuna di conoscere tutte le serie pubblicate, resta il problema – lo sanno benissimo i collezionisti – di individuare tutte le immagini che compongono un’intera serie.
È il caso della produzione della casa editrice milanese AR (Ambrosiana Riproduzioni, già Arturo Ratti di Revoiera Edoardo) che, in circa mezzo secolo, ha dato alle stampe una quantità impressionante di santini. A parte le serie più famose – mi riferisco ovviamente alla Serie Z, alla Serie 2000, alla Serie 400 – Ar ha pubblicato un gran numero di serie (clicca qui per avere un’idea sulle principali) e raccapezzarsi non è per niente facile. Soprattutto se si è alle prime armi e non si conosce ancora bene il mondo della filiconia.
Come se ciò non bastasse a complicare le cose per i collezionisti dei santini dell’Ambrosiana, sbuca (si fa per dire!) l’esistenza di una serie doppia.
Si tratta di 38 immaginette realizzate negli anni 30-40 del Novecento in due diverse versioni: la prima – nome: Serie T/800 – è stampata in fototipia (monocromo seppia); l’altra – nome: Serie 4100 – anch’essa in fototipia, ma in bianco/nero.
Le immagini sono, dunque, identiche, con la differenza che quelle in seppia portano il numero di serie T/800 e quelle in bianco/nero portano stampato il numero di serie 4100.
Nelle foto postate, potete osservare due esemplari. Purtroppo non sono riuscito a reperire due immagini identiche. Per maggiore chiarezza, vi posto un ingrandimento di una pagina di catalogo, dove l’editore riporta in maniera inequivocabile la doppia numerazione.
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agostino
Molto interessante, grazie Biagio.