Quello della Madonna è il tema iconografico più ricco dell’arte cristiana e la sua figura rappresenta il cardine di un’esperienza figurativa che dai primi secoli del cristianesimo a oggi, ha visto e vede tantissimi artisti più o meno conosciuti, alle prese con la sua rappresentazione.
Assisa in trono o in piedi, regale o umile, gli appellativi a lei attribuiti sono spesso suggestivi e allusivi. E non parliamo dei titoli tradizionalmente conosciuti ma di quelli impressi, quasi coniati da una cultura popolare intima e genuina, dove tutto ha un significato e un fascino da scoprire e che costituiscono l’asse portante dei sentimenti e del patrimonio storico-religioso di ogni uomo che si professa credente.
Storie e leggende di Madonne che s’intrecciano e prendono vita dagli stessi episodi di vita degli uomini. Il Duomo di Vercelli, in Piemonte, si distingue per il suo maestoso aspetto in prevalenza neoclassico. La cappella terminale della navata sinistra di esso, conosciuto anche come Cattedrale di Sant’Eusebio, è dedicata alla Madonna dello Schiaffo.
Oggetto di culto è un’antica statua della Vergine in trono con il Bambino, risalente al XIII secolo, ricavata da un unico pezzo di marmo bianchissimo. La leggenda narra che intorno al XVI secolo un uomo, bestemmiatore e ubriacone, avendo perso un’ingente somma di denaro al gioco, con gesto sacrilego si scagliò contro la statua della Vergine aggredendola, sfogando così contro il simulacro la sua bestiale ira.
La Madonna porterebbe su una guancia ancora i segni del violento schiaffo ricevuto: un livido scuro, come si può vedere anche nelle immagini, dove l’ecchimosi sarebbe il chiaro indizio di una reazione vitale e spiccatamente umana. Da allora fu detta “La Madonna dello Schiaffo” e ancora oggi è possibile ammirarla in tutto il suo splendore, custodita in una nicchia, sopra un ricco altare barocco.
La devozione del popolo di Dio alla Vergine trova anche in questa storia il suo fondamento, in questo ordinario che si fa straordinario e che imprime nella memoria collettiva e in quella di ognuno di noi un codice figurativo, dove la Madonna è madre e presenta suo figlio al mondo.
L’immagine della Madre con il Bambino è talmente familiare ai nostri occhi da risultare quasi astorica. La Vergine in trono è potente e vitale perché in essa è racchiuso un sentimento primario dell’uomo: la ricerca del divino; ma porta sul viso i segni di un’umanità sporcata da violenza e sopraffazioni.
La Madonna è anche donna e quante donne sono trattate come oggetti, sottoposte a soprusi e discriminazioni, depositarie di violenze inaudite spesso consumate nel silenzio complice di una vita cosiddetta privata che nasconde o tenta di nascondere, sotto il tetto di un falso amore malato, la drammaticità di tanti vissuti di dolore e disperazione. Forse la violenza fisica di più facile riconoscimento è lo schiaffo sul viso perché esso, almeno nella nostra cultura, è un biglietto da visita, la parte visibile a tutti e con la quale ci rapportiamo con il mondo. E gli schiaffi, se non coperti da un fondotinta, lasciano traccia, come quella che la Madonna porta sul viso, segno di un’azione violenta ed esecrabile.
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Gianluca
Bellissimo articolo. Grazie Carmen per questi piccoli gioielli della tradizione devozionale italiana e grazie a te Biagio per averli resi pubblici.
antonino schiavell
Complimenti, bellissimo
Sto meglio
Cordiali saluti e un caro abbraccio
Cesare Guglielmi
Interessante l’ articolo, originale l’ immagine. Ciao, grazie.
angela rotundo
Carmen ci propone sempre delle chicche molto belle grazie
Bruno La Marra
Possiedo un’immagine di questa Madonna ma ignoravo l’origine del suo nome: grazie Carmen.
Ho apprezzato molto l’accostamento con la violenza sulle donne…non solo quella fisica che si può coprire con il fondotinta ma quella psicologica che è la peggiore forma di violenza che si può esercitare su un’altra creatura.
Non c’è fondotinta che possa coprire i danni provocati nell’anima…
Pasquale
Bellissima descrizione molto suggestiva. Non conoscevo questa madonna. Mi è piaciuto l’accostamento con la violenza sulle donne. Complimenti.
Vincenzo
Bellissima storia raccontata con delicatezza ed intensità.Complimenti.
enzo c
Davvero una chicca originale. E una testimonianza amara: icona di problematiche ancora (purtroppo) attuali.
Mariolina USA
Complimenti a Carmen Stillitano per la sua delicata lettura di questa storia di cultura e religione popolare.
E graze a Biagio per averla inclusa nel suo sito.
Mariolina USA
Chiedo scusa per i molti refusi che il mio computer che pensa in inglese inserisce a mia insaputa nei miei commenti.