Se c’è un personaggio del Nuovo Testamento pieno di fascino e di mistero, questo è sicuramente Maria di Magdala, detta anche Maddalena.
Si comincia con la sua identità. Se gli stessi Vangeli canonici non sono molto chiari in proposito, sembra che nell’ambito della devozione popolare non vi siano molti dubbi: attraverso una serie di sovrapposizioni, Maria Maddalena, Santa Maddalena, è la prostituta che si getta ai piedi di Gesù e glieli asciuga con i suoi lunghi capelli; ed è la stessa donna, l’adultera che Gesù salva dalla lapidazione: “chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra”.
L’iconografia popolare ce la presenta infatti con gli specifici attributi che richiamano proprio il suo passato di donna di “scarsa moralità”:
– il vaso d’unguento, utilizzato per profumare i piedi del Signore;
– il vestito sontuoso e scollato, con la capigliatura sciolta, che richiama il suo essere “donna peccatrice”;
– il teschio, inteso come memento mori, che ricorda le vanità terrene di cui ella è stata vittima;
– il flagello, quale strumento di penitenza per i peccati commessi;
– il Crocifisso, sotto il quale elle ha pianto la morte di Gesù;
– il libro, ovvero il Vangelo.
Ma c’è un altro particolare. In alcune raffigurazioni popolari, la Santa appare all’interno di una grotta.
Secondo la tradizione agiografica, quando iniziarono le persecuzioni – parliamo del 48 d.C. – Maria Maddalena, con altri seguaci di Cristo, scappò dalla Palestina a bordo di una piccola imbarcazione.
A un certo punto, nei pressi della costa provenzale, i viveri e soprattutto l’acqua, cominciarono a scarseggiare, cosicché i fuggitivi furono costretti ad approdare in un posto, oggi noto comn il nome di Saintes-Maries-de-la-Mer.
La tradizione vuole che Maria Maddalena abbia trascorso gli ultimi trent’anni della sua vita in una grotta, sita sulle alture della costa di questa parte della Francia e oggi santuario dedicato alla Santa, meta di migliaia di pellegrini.
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