La cottura a induzione? L’ha inventata il santo di Paola

Periodo natalizio uguale cibo, di tipo diverso e da cucinare nei modi più diversi: dai sistemi tradizionali come il fuoco e le braci del caminetto ai comunissimi fornelli a gas. Di recente si è sviluppato anche un nuovo sistema di cottura, quello a induzione. Per chi non lo sapesse – io fino a poco tempo fa ero tra questi – esso funziona in maniera totalmente diversa dai sistemi più conosciuti: niente fuoco e niente gas, semplicemente sotto il piano cottura si trova un dispositivo che emette un campo magnetico non appena vi poggiate la pentola con il cibo da cuocere. Ora il prodigioso sistema è tale che consente alla pentola di riscaldarsi, e dunque di cuocere il contenuto, mentre il piano resta totalmente freddo.

Pochi sanno che un sistema simile fu usato da San Francesco di Paola in uno dei suoi tanti miracoli. All’epoca – parliamo del XV secolo – l’unico sistema per cuocere i cibi era quello del fuoco. Si narra che un giorno, il Santo chiese a un frate di nome Giovanni di andare in cucina a prendere la pentola piena di fave, che dovevano essere ormai già cotte. Il religioso recatosi in cucina però si accorse subito che sotto la pentola non c’era fuoco e la cenere era fredda e che in realtà nessuno aveva messo a cuocere le fave, assolutamente crude.

Tornato dai confratelli annunciò, a malincuore, che chi avrebbe dovuto cuocerle si era evidentemente dimenticato di accendere il fuoco sotto la pentola. Allora San Francesco invitò tutti a tornare in cucina, dicendo loro che le fave erano invece cotte. E tenendo con una mano la corona del rosario, sollevò con l’altra il coperchio della pentola, lasciando uscire una nuvola di vapore, mostrando così che le fave stavano bollendo. I frati stupiti dal fatto che non vi fosse traccia di fuoco, esterrefatti toccavano la cenere fredda.

L’incisione che potete osservare è la n. 19 di una serie pubblicata la prima volta nel 1622 nel libro La vita e miracoli del gloriosissimo Padre Santo Francesco di Paola, fondatore dell’Ordine dei Minimi. Con le rime di don Oratio Nardino cosentino.

Ai più attenti non sarà sfuggito il personaggio che si trova sulla destra dell’immagine, in atto benedicente. Si tratta di San Filippo Neri. Circostanza questa molto strana e curiosa, se si pensa che il Santo di Paola è morto nel 1507, ovvero ben otto anni prima della nascita di San Filippo Neri (21 luglio 1515).

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