Che il santino sia stato, fra le altre cose, uno straordinario mezzo mediatico, credo che sia un fatto accettato da tutti. Servì ai gesuiti della Controriforma per combattere le idee dei Protestanti; alle Autorità Ecclesiastiche per diffondere le indulgenze; durante la guerra, fu utilizzato come mezzo di propaganda militare, fino a diventare “strumento di regime” per i fascisti.
La spiegazione è molto semplice: i cattolici rappresentavano la maggioranza delle popolazioni, nei Paesi europei e non solo, e in epoche in cui non c’erano computer, né televisione, né radio, e i giornali erano letti da una piccola minoranza di persone in grado di poterli comprare e, soprattutto, di leggerli, questo piccolo pezzo di carta raffigurante Gesù, la Madonna o il Santo di cui si era devoti, raggiungeva migliaia di fedeli, rectius milioni, cui era distribuito gratuitamente o dietro una piccola offerta.
Di questa grande potenzialità non potevano non accorgersi i commercianti: pensiamo alle cromolitografie della Chocolaterie d’Aiguebelle, con le quali i monaci trappisti di Drôme pubblicizzavano il cioccolato da loro prodotto. Ma gli esempi sarebbero tantissimi: sul verso dei santini si è pubblicizzato davvero di tutto, dai prodotti farmaceutici al caffè.
Il santino che potete qui osservare veniva distribuito ai fedeli italiani, che si recavano in pellegrinaggio a Lourdes, intorno alla metà del secolo scorso. La pubblicità invita, in un italiano di incerta traduzione, i nostri connazionali, a visitare il “nogozio” St. Benoit. Di seguito l’intero testo pubblicitario:
Italiani! Nel nogozio St. Benoit – 17, Avenue Bernadette -Soubirous, Lourdes – Oro e Argento – Prezzi buoni con sconto – Cartoline e francobolli. Cambio. Lourdes.
Nulla di scandaloso, ovviamente. Chi è stato a Lourdes conosce benissimo i numerosi negozietti che vendono oggetti religiosi, e molto altro – come dimostra la pubblicità sul verso di questo santino – ai turisti e ai devoti che, a milioni, raggiungono il Santuario francese, ogni anno.
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