Nel trattare questa categoria di immagini, faccio immediatamente una premessa: non si tratta di immaginette religiose. O meglio, siamo certamente di fronte a delle immagini religiose, ma non a delle “immaginette”. E questo non tanto per le dimensioni molto più generose – vi sono canivets ancora più grandi di queste -, quanto per la tecnica di realizzazione.
Quelle che potete osservare nelle foto, sono delle “immagini” devozionali realizzate da un artista argentino, Almada, nel 1982.
Chi conosce un po’ la storia del Paese Sudamericano, ricorderà che quello fu un anno davvero difficile per gli argentini, impegnati nel conflitto contro il Regno Unito per il possesso delle isole Falkland, o Malvinas. In quel periodo, il Presidente dell’Argentina era il Generale Leopoldo Galtieri, esponente di una dittatura militare, che allora durava dal 1976.
Ma torniamo al tema del presente articolo. L’immagine che vedete sopra a sinistra raffigura il volto dell’Ecce Homo, mentre l’altra che vedete in basso rappresenta Gesù Crocifisso.
Sono due splendidi intagli su cuoio, dipinti a mano. L’artista ha inciso sulla matrice di cuoio il disegno, per poi intagliarlo. Vi assicuro che è necessaria una perizia e una capacità davvero notevoli.
Ma come possiamo considerare queste opere d’arte?
Non certamente – come già accennato – immaginette religiose: quest’ultime, come sappiamo, sono realizzate principalmente su carta o pergamena. Vi sono anche casi in cui sono stati utilizzati materiali diversi, come stagnola, madreperla, pezzi di legno, lustrini, stoffe (raso, velluto, seta), etc.; ma si tratta, comunque, di elementi aggiuntivi che venivano applicati sull’immagine realizzata sulla carta, per evidenziare alcuni tratti della figura rappresentata. Si pensi, in proposito, alle varie forme di collages, realizzati fra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo.
Tuttavia, non possiamo neppure considerarli dei dipinti: qualche amico che si intende di arte, forse potrà essere più preciso di me. Personalmente, classificherei queste splendide opera d’arte, semplicemente come incisioni su cuoio.
Ribadisco, quanto vado sottolineando da diversi anni ormai: non basta un’immagine su un rettangolo di carta, di pergamena o di altro materiale, per classificarla come immaginetta devozionale. Quest’ultima, così come il santino, nasce tale, in virtù della sua funzione, della tecnica utilizzata e delle sue dimensioni.
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