I Santi Medici e l’Eremo dell’Eros

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Cosma e DamianoI Santi medici Cosma e Damiano, sono ritenuti dalla tradizione due gemelli di origine araba. Per quanto riguarda le loro “Vitae” possiamo attingere informazioni da tre fonti diverse, seppur discordanti, nate dalla tradizione araba, asiatica e romana.

Al di la delle discrepanze emerse (che non analizzeremo in questo articolo), possiamo ben dire che tutte e tre le agiografie sono concordi nel dire che erano fratelli, gemelli e medici, erano in grado di operare prodigiose “guarigioni” e “miracoli” e la loro azione era completamente gratuita nei confronti di tutti.Nella Chiesa greca i santi che, secondo gli scritti agiografici, esercitavano la medicina senza alcuna retribuzione, venivano definiti ANARGIRI (dal greco: anà = senza; arguiròn = argento).

Grazie a questa fama, i due diventarono tradizionalmente santi protettori dei medici e dei farmacisti. I due erano originari dell’Arabia e appartenevano ad una famiglia nobile. Il padre, Niceforo, dopo la loro nascita si convertì al Cristianesimo e morì durante una persecuzione in Cilicia (fu santo anche lui); la madre, Teodota (o Teodora) cristiana anche lei e santa anche lei, fu la prima ad occuparsi della loro formazione primaria. Dopo aver appreso l’arte medica nella provincia romana di Siria, Cosma e Damiano esercitarono la loro professione nella città portuale di Ægea, in Cilicia, sul golfo di Alessandretta (attuale Turchia).

Uno dei loro più celebri miracoli, tramandati dalla tradizione araba, fu quello di aver sostituito la gamba ulcerata di un loro paziente con quella di un etiope morto di recente. […]Secondo la passio, tuttavia, in una sola occasione era stata elargita ai santi una ricompensa, di tre uova nelle mani del fratello minore Damiano, da parte di una contadina, Palladia, un’emorroissa, miracolosamente guarita. Cosma era rimasto tanto deluso e mortificato per quel gesto, da esprimere la volontà che le sue spoglie fossero deposte, dopo la morte, lontane da quelle del fratello[…].

Durante le persecuzioni di Diocleziano (284 – 305) furono fatti arrestare dall’attuale prefetto di Cilicia e Lisia e, dopo tanti tentativi di esecuzione andati in vano per volere divino, furono decapitati. Facendo un parallelismo funzionale con l’agiografia dei santi in esame, il culto cristiano dei Santi medici sarebbe una sopravvivenza cristiana del culto pagano dei Dioscuri : Castore e Polluce, i figli “gemelli” di Giove e Leda. Tale sinergia, di fatto, viene ribadita anche dalla “coincidenza” che l’attuale basilica romana dedicata al culto degli “Anargiri” sorga sulle rovine del tempio in onore delle divinità sopra citate.

Isernia, l'Eremo dei Santi Cosma e Damiano. Immagine tratta dal Web
Isernia, l’Eremo dei Santi Cosma e Damiano. Immagine tratta dal Web

Nell’Età Classica, i Dioscuri erano abili e potenti atleti sempre pronti a soccorrere coloro che fossero in pericolo ma , in particolare, erano invocati da quelli che temevano per il bene più importante: la propria salute fisica. Il processo sincretico che ha permesso ciò, è perfettamente in linea con quello che potremmo definire la cristianizzazione delle antiche divinità greche, sannite e latine.

Esiste in Italia, una città che incarna pienamente il sincretismo, ma soprattutto, la commistione che vede fuse le religiosità pagane e cristiane in un unico nesso logico: Isernia, in Molise. Il culto dei Santi Medici/Dioscuri da secoli rappresenta per la città Pentra un evento che richiama l’attenzione non solo degli abitanti della città ma, di numerosi pellegrini provenienti dai paesi limitrofi e dalle regioni confinanti (Campania, Abruzzo e Lazio). Tutti questi fedeli devoti, il giorno del 26 Settembre accorrono numerosi presso l’eremo situato fuori dalla città ed eretto sulle rive del torrente Carpino. Nella diversità di dialetti, canti e sonorità arcaiche, eseguite solo ed esclusivamente con la zampogna, emergono però somiglianze sostanziali.

Ogni canto eseguito come “saluto” ai busti argentei dei Santi, ha lo stesso tema: guarigione dalle malattie dell’apparato riproduttivo, guarigione dalla sterilità e richieste di grazie per l’abbondanza di “Latte(inteso sia come liquido seminale che come nutrimento materno). Esempio

 Santo Cosimo  benedetto, dacci latte dentro al petto
Santo Cosimo, medico potente , fai abbondare la semente
(N.d.A “sperma”).

Di rilevante importanza sono anche gli innumerevoli ex voto, correlati dall’acronimo V.F.G.A (Votum fecit, gratia accepi) che fino al secolo scorso, invadevano le parerti del santuario (rimossi per decenza e custoditi nel museo dell’eremo). Questi ex voto – sia essi di cera che d’argento – rappresentavano per la maggior parte seni, testicoli, ernie dello scroto, peni e coppie che si tenevano per mano. Insomma, simboli che richiamassero alla mente patologie e defezioni relegate solo ed esclusivamente alla pura sfera sessuale e alla procreazione.

Ex voto. Immagine tratta dal Web
Ex voto. Immagine tratta dal Web

 

Ex voto. Immagine tratta dal Web
Ex voto. Immagine tratta dal Web

Letto quanto scritto, a primo acchito, possiamo ritenere che la tradizione popolare, viste le invocazioni e gli ex voto di cui sopra, si ponga come un elemento eterogeneo, che esuli dal legame pagano/ cristiano, poiché nessuno dei soggetti esaminati in precedenza è legato alla figura di divinità della fertilità. Scavando a fondo, però, l’elemento sessuale e procreativo non è poi così lontano dal culto dei Santi medici, poiché è di rilevante importanza nei riguardi del culto degli dei Dioscuri e sulle origini dell’attuale eremo eretto in loro onore.

  1. angela rotundo

    Da genitori santi si dice che nascano figli santi complimenti ad Antonio un bell’articolo

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