Nell’ambito del collezionismo filiconico i luttini rappresentano una tipologia particolare. Potremmo definirli delle “immaginette private“, essendo i committenti persone care al defunto. Ma anche i destinatari si identificano in un gruppo ristretto di persone che conoscevano il de cuius e che con il luttino, donato dalla famiglia, possono conservarne il suo ricordo.
Il luttino si compone di una parte iconografica che, al contrario dell’immaginetta religiosa tout court non è costituita dalla figura di Gesù, della Madonna o del santo, bensì dalla fotografia del defunto, e di una parte testuale.
Quest’ultima riporta innanzitutto i dati anagrafici del medesimo, ovvero la data e il luogo di nascita, e la data e il luogo di morte. Viene inoltre stampato una specie di testo epigrafico, che ha lo scopo di tramandare la memoria del deceduto; quindi viene stampata una più o meno breve invocazione a carattere religioso, con la quale si raccomanda a Dio, a Gesù o alla Madonna l’anima del caro estinto.
Fatta questa premessa, c’è una categoria di luttini che si distingue in modo particolare, costituita dai cosiddetti luttini illustri (ne ho trattato QUI) cioè dedicati a personaggi famosi.
Quelli di cui sto per trattare con il presente post rappresentano invece una particolarità nella particolarità, e capiremo subito il motivo. Mi riferisco ai luttini che la famiglia, ma soprattutto i militanti, hanno dedicato periodicamente al duce, Benito Mussolini.
Non sono in grado di dire quali e quanti ne siano stati pubblicati dal 1945 (anno della morte di Mussolini) ad oggi. Resta certamente curioso il fatto che siano stati pubblicati in diversi anni: in genere il luttino si fa stampare nell’immediatezza dell’evento e basta. Nel caso specifico abbiamo una produzione piuttosto ricca di “luttini del duce”, che non può certamente essere trascurata dal cultore filiconico.
Quantità e diversità determinano la possibilità di creare una sotto-tematica appunto specificamente dedicata a questa categoria e la nascita di una collezione specifica. Collezione che, voglio ribadirlo per la millesima volta, prescinde dalle idee politiche personali e, dunque, dalla condivisione dell’idea fascista.
Attendo di conoscere, come al solito, magari postando le vostre immagini sulla pagina FB del sito o sui nostri gruppi FB, quali e quanti “luttini del duce” siano stati pubblicati sinora. Quello che vedete qui riprodotto, un luttino a pagina doppia, porta la data del 30 agosto 1957.
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angela rotundo
Non sono appassionata di luttini ma ciò non toglie che sono molto interessanti da conoscere ed apprendere la storia che li riguarda. Grazie per il bell’articolo