Ho già parlato una volta dei calendari tascabili religiosi. Quelli commissionati dal Santuario Parrocchia del Sacro Cuore dei Salesiani di Bologna, in particolare, sono molto interessanti sotto l’aspetto collezionistico.
Innanzitutto per la grafica, caratterizzata da motivi estetici che cambiano periodicamente (ma non necessariamente anno per anno) e per un elemento strettamente connaturato al collezionismo, ovvero la serialità.
Di piccolo formato, il calendarietto aperto misura cm. 14 x 11,6 circa, chiuso cm. 7 x 11,6 circa. Struttura in quattro pagine: la prima e la quarta costituiscono la copertina. Nella prima è sempre raffigurata un’immagine del Sacro Cuore di Gesù, nella quarta si alternano soggetti differenti. I più rappresentati: San Giovanni Bosco, San Domenico Savio, Sant’Antonio da Padova, Santa Rita da Cascia, Santa Teresa del Gesù, Maria aiuto dei Cristiani, San Pio X.
Nelle pagine interne è stampato il calendario dell’anno, il cui riferimento non si trova segnato in copertina, per cui chi voglia conoscerlo deve necessariamente aprirlo.
La tecnica di stampa è l’offset. La stampa è invece affidata alle Arti Grafiche Fratelli Bonetti di MIlano.
Quali sono i criteri di classificazione dei calendarietti salesiani?
Innanzitutto l’anno di riferimento. Elemento che consente, in primo luogo, di conoscere i giorni, con i santi del calendario ricordati in quel determinato anno che, com’è noto in gran parte possono cambiare. Per fare un esempio: il calendarietto del 1941, il 2 gennaio ricorda S. Macario ab., mentre lo stesso giorno del 1943 indica S. Defendente; il calendarietto del 1956, mpre nello stesso giorno, festeggia il SS. Nome di Gesù.
Ma l’anno è importante anche sotto l’aspetto strettamente collezionistico, in quanto esso coincide con il periodo in cui il calendarietto è stato pubblicato (e stampato qualche mese prima).
La classificazione prevede, quindi, i vari soggetti che, nell’anno, sono stati raffigurati nella quarta di copertina.
L’ultimo criterio è rappresentato dai motivi grafici che costituiscono la cornice delle immagini raffigurate in copertina che, come accennato, non sono uguali per tutti gli anni, anche se vi sono periodi piuttosto lunghi, a volte anche 5-6 anni, caratterizzati dallo stesso motivo.
Se avete trovato il post di vostro interesse potete esprimere la vostra opinione postando un commento o semplicemente cliccando su MiPiace posto all’inizio dell’articolo.
Copyright (©) Tutti i diritti riservati
angela rotundo
Molto bello grazie
Guzzardi Demetrio
scusa la venalità… che prezzo hanno sul mercato…
Maria Grazia Invernizzi
Io ne ho uno del 1964 ma è un po’ rovinato.Cosa può valere?O lo metto con tutti quelli che ho rotti.grazie.