Nel 1923 il Regno d’Italia emise una serie di francobolli oggi unanimemente considerata fra le più interessanti dell’intera produzione. Si tratta di valori postali commemorativi, emessi in occasione della celebrazione del terzo centenario dell’attività di Propaganda Fide.
La Sacra Congregazione di Propaganda Fide fu istituita il 22 giugno 1622 dall’allora Pontefice Gregorio XV con la bolla Inscrutabili Divinae con la funzione di promuovere in tutto il mondo la missione apostolica della Chiesa universale.
Nata all’indomani della Controriforma, ebbe un ruolo molto importante nella lotta alle idee protestanti che si diffondevano in Europa, con il fine di riportare alla fede cattolica quelle anime che si erano lasciate irretire dalle eresie, in particolare le Chiese orientali. Non a caso, oggi, le sue funzioni sono state affidate alla Congregazione per le Chiese Orientali.
Prima di osservare attentamente i francobolli della serie, emessa precisamente l’11 giugno 1923, va subito sottolineata una caratteristica molto particolare, che li rende dei pezzi davvero speciali, soprattutto per quanto concerne l’aspetto collezionistico.
Questi francobolli, infatti, furono venduti solo a Roma fra l’11 e il 13 giugno dell’anno di emissione, con una validità postale che poteva arrivare fino al 30 giugno 1923. Inoltre, il loro particolarissimo formato (mm 55 x 36) non fu mai più utilizzato. Realizzati in stampa tipografica dallo stabilimento Petiti di Roma, furono disegnati da G.B. Conti.
C’è anche un altro primato da segnalare: si tratta dei primi francobolli italiani che raffigurano soggetti religiosi riferiti alla dottrina della Chiesa cattolica. Il che non è un dato trascurabile se pensiamo che era appena nato il Fascismo e che qualche anno più tardi fra lo Stato Italiano e la Chiesa saranno firmati i Patti Lateranensi (1929).
Delle 200.000 serie stampate, 150.000 furono donate alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, una delle nove congregazioni della Curia Romana.
L’immagine raffigurata è quella di Gesù ritratto nel momento in cui invia i suoi apostoli in missione per annunciare il Vangelo: praedicate evangelium omni creaturae (“Andate per tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura”).
L’effigie del medaglione in alto a sinistra è quella di Gregorio XV, mentre in quello di destra sono raffigurati rispettivamente: Santa Teresa d’Avila (20 ct.); San Domenico (30 ct.); San Francesco di Paola (50 ct.); San Francesco Saverio (1 Lit.).
La stessa serie fu emessa anche per le colonie italiane: Eritrea, Somalia, Cirenaica, Tripolitania. Come già accennato, è una delle serie universalmente considerata fra le più belle mai emesse nel Regno di Vittorio Emanuele III.
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angela rotundo
grazie a Giovanni un articolo molto interessante