Mi scrive il sig. Agostino Donvito
«Gentilissimo Dottor Biagio Gamba,le chiedo come mai la Casa Editrice Egim stampava i Santini di produzione anni 1960, sia su carta lucida, che su carta opaca. La nota informativa del periodo anni 1960, l’ho presa dal suo sito che ha pubblicato tutti i Loghi della Egim. E’ esatto? Le allego un esempio. Grazie della gentile risposta e cordialità»
Rispondo pubblicamente, a beneficio dei tantissimi collezionisti della Serie Isonzo edita dalla casa editrice milanese.
La domanda del signor Donvito non è molto semplice e richiede alcune considerazioni.
Partiamo dal fatto che il logo, come ben sanno gli amici collezionisti di seriali, non è altro che il marchio con il quale la casa editrice identifica i propri prodotti. È altresì noto, soprattutto agli amici egimisti, che nel corso degli anni la Egim ha modificato il proprio logo.
Qualche mese fa ho già affrontato la questione loghi egim, che potete rileggere QUI. Invece, andate QUI per visionare tutti i loghi che la casa editrice ha utilizzato fino a oggi.
Mi sono occupato anche della questione carta liscia o ruvida, in un altro post, a proposito della immagine n. 284 della serie (VEDI POST).
Vado ora al cuore della questione posta dal sig. Donvito. In sostanza: se a logo corrisponde un periodo di stampa, come mai la egim negli anni 60 utilizzava due tipi di carta?
Il fatto è – caro Donvito – che il logo e il tipo di carta impiegato non sempre corrispondono allo stesso periodo di stampa. Mi spiego meglio: il Primo Logo (secondo la Legenda Guzzardi) è stato utilizzato da Egim a partire dagli anni 60. In quel periodo, il tipo di carta impiegato è ancora quello che abbiamo chiamato, per comodità di esposizione, ruvido.
Negli anni 70 Egim comincia a utilizzare un altro logo, quello che gli amici egimisti conoscono come Secondo Logo (sempre in base alla classificazione adottata dal mio amico Guzzardi). E qui possiamo già fare una considerazione: l’adozione del nuovo logo non ha significato la sospensione della ristampa e/o della distribuzione delle immaginette contrassegnate con il Primo.
Come sanno benissimo i collezionisti che comprano nei negozi che vendono i santini della Serie Isonzo, può succedere ancora oggi di comprare un blocco di 100 santini della serie e accorgersi che alcuni sono riportano ancora stampato i loghi precedenti.
Ciò si spiega con il fatto, normalissimo, che Egim continua ovviamente a distribuire i santini stampati in precedenza, fino a esaurimento scorte.
La carta lucida è stata impiegata dalla casa editrice in tempi diversi: l’utilizzo del vecchio logo su carta lucida indica semplicemente che la medesima immagine è stata ristampata su un altro tipo carta, a seconda delle scelte, delle esigenze e delle disponibilità della casa editrice. A quanto mi risulta, inoltre, i primi santini furono stampati su carta ruvida, che presentava anche una grammatura maggiore.
Mi rendo conto che ciò rende ancora più complessa la collezione Isonzo, ma il bello del collezionismo è anche questo. Tuttavia, mi auguro davvero di non scoprire, da qui a poco, dell’esistenza di egimisti che alla serie ordinaria, alle varianti, alle anomalie e ai loghi, avranno aggiunto anche il tipo di carta.
Buona collezione a tutti!
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rotundo angela
Leggendo l’elenco dei santini della serie Isonzo volevo comunicare che esiste anche il numero C.64 Giovanni Paolo II e la numero 216 B Santissimo sacramento cordiali saluti angela rotundo
Agostino
Angela, il santino numero C.64 appartiene ad un’altra tipologia, mentre il numero 216 B ( sta per bis ), fa parte della tipologia di cui sopra.
agostino
Carissimo Avvocato, è quello che sto facendo io, collezionare anche i i diversi tipi di
carta, ovverosia: carta ruvida e carta bianca lucida.