Parliamo di Egim, tanto per cambiare.
Verso la fine degli anni Cinquanta, la casa editrice milanese pubblica una interessante serie di santini, la terza in ordine, dopo la Serie Isonzo e la Serie C (Classica).
Il nome scelto è quello di SERIE SOAVE, che non ha nulla a che vedere con l’aggettivo che, come sappiamo, vuol dire delicato, dolce,angelico, etc.
Il nomen della serie deriva da quello dell’omonima via di Milano, Francesco Soave, un letterato italiano, conosciuto anche per essere stato maestro di Alessandro Manzoni.
Vi chiederete cosa c’entra il maestro di Manzoni con questa serie di santini. Assolutamente nulla.
Come la Serie Isonzo, che prende il nome da Viale Isonzo, dove tuttora si trova la sede della casa editrice, al n. 52, allo stesso modo gli allora dirigenti pensarono di attribuire a questa nuova serie il nome della via Francesco Soave, parallela a Viale Isonzo.
Ma vediamone le caratteristiche tecniche. Sono stampati in offset e misurano cm 5 x 7,5. Dunque più piccoli dei santini della più famosa Serie Isonzo. La serie evidentemente non ebbe grande fortuna, sebbene fu
pubblicata per una ventina d’anni, più o meno dal 1959 al 1977; durante i quali, come da tradizione, Egim stampò i santini in quattro differenti varianti:
1) senza titolo e con verso bianco;
2) con titolo e verso bianco;
3) senza titolo, ma con logo e numero sul recto;
4) con titolo, verso bianco e con cornice colorata.
Ciò equivale – lo dico per gli egimisti più incalliti – a una collezione di circa 170 pezzi (una passeggiata!).
L’ultima immagine osservata, risulta la n. 1542. Ecco l’altra peculiarità: la serie inizia dal 1501.
Quanti di voi la collezionano?
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