Cromolitografia anonima venduta a 60 Euro.

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La cromolitografia venduta su ebay a 57 euro
La cromolitografia venduta su ebay a 57 euro

Qualche tempo fa ho riportato la notizia relativa a un’asta on line, nella quale una cromolitografia firmata S.L.E.M. (Santa Lega Eucaristica di Milano), fuori serie, era stata aggiudicata a più di 30 Euro (se volete saperne di più cliccate sul link).

Qualche giorno fa, sullo stesso sito di aste on line, dopo 8 offerte provenienti da due soli offerenti, un’altra cromolitografia italiana, prodotta agli inizi del Novecento, probabilmente da Bertarelli o forse dalla stessa Santa Lega Eucaristica, raffigurante i Beati Dionisio della Natività e Redento della Croce, è stata venduta a 57 Euro, più spese di spedizione.

Sia chiaro per l’ennesima volta, scopo di questo, come di altri simili post sull’argomento, è soltanto quello di evidenziare alcuni aspetti del mercato collezionistico.

Alcuni di voi, come nel caso specifico, mi scrivono facendomi la solita domanda: li vale davvero?

La risposta – come ho già detto altre volte – non è così scontata. Insomma, chiunque è più o meno libero di vendere un oggetto al prezzo che vuole; e ciascuno di noi è libero di spendere i suoi soldi come desidera. Se quell’immaginetta X proposta a 100 euro mi ricorda un episodio della mia vita o una persona cara,  non m’importa nulla se vale il prezzo di inserzione. La prendo e basta!

Diverso è il discorso della quotazione. La determinazione della quotazione di un pezzo è soggetta a una serie di variabili, in primis il grado di interesse dello stesso presso il popolo dei collezionisti. Se un pezzo è molto ricercato, la conseguenza immediata  è che finisce per diventare più raro, il che avrà effetti diretti sul mercato: se prima si poteva trovare a 10, dopo potrà essere acquistato a 50 o 100.

Se dunque io acquisto una cromolitografia a 50 euro e questo rimane un episodio isolato è un conto, ma se la stessa cromolitografia viene venduta allo stesso o a maggior prezzo, una seconda o più volte, ciò  determina la sua quotazione.

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Nel caso specifico, qualcuno dirà: io ho centinaia di cromolitografie simili a quella venduta a 57 euro, ho un patrimonio a casa?

Sì,  un patrimonio culturale. Quanto al valore economico mi sento di disilludere quanti credono che quel determinato prezzo possa automaticamente riflettersi su tutti i pezzi della propria collezione. Intanto perché la cromolitografia è soltanto una bellissima tecnica di produzione, che da sola non è sufficiente a stabilire la quotazione.

Ci sono cromo che si trovano a poco più di un Euro.

Ma allora, che cos’ha di particolare questa cromolitografia, per valere così tanto? Nulla.

L’unico elemento che fa la differenza potrebbe essere il soggetto raffigurato, sicuramente poco comune.

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  1. enzo pagliara

    credo che chi se l’è aggiudicata lo ha fatto solo per la rarità iconografica, non tanto per la tipologia dell’immaginetta. L’illustrazione, di provenienza editoriale anonima come qui si dice, mi sa un po’ di Edizioni Bertarelli rubacchiata… l’aggiudicatario ha sempre ragione…

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