Ci mancava san Gennaro!

Questo 2020 si sta finalmente per concludere. Non sto qui a elencare tutte le “negatività” accadute dall’inizio dell’anno. Per tutte, può bastare la pandemia causata dal maledetto coronavirus. A proposito, voglio ricordare a tutti che il 2020 è stato un anno bisestile e, come avvertivano gli antichi romani “anno bisesto, anno funesto”. E più funesto di così, credo, non si poteva pretendere!

Attenti però: se l’anno è iniziato male – ahimè! – rischia di finire peggio. E non solo perché non siamo ancora riusciti a sconfiggere il Covid 19, del quale ormai conosciamo gli effetti distruttivi.

Il 16 dicembre scorso è infatti accaduto un evento che, speriamo, non sia presagio di drammi ulteriori, da aggiungere a quelli già noti. Ebbene, non so a quanti sarà sfuggita la notizia che, a Napoli, San Gennaro non ha ripetuto il miracolo della liquefazione del sangue.

Cosa succederà? Staremo a vedere. Tuttavia, vorrei tranquillizzare un po’ gli animi che sono in apprensione, per due motivi. Si sappia, infatti, che fra San Gennaro e i napoletani c’è stato sempre un rapporto alquanto originale. Basti pensare che nel corso dei secoli gli hanno affiancato ben 52 compatroni. Non solo. Visto che ogni tanto – come nel caso del 16 dicembre scorso – si rifiuta di far sciogliere il suo sangue, i suoi concittadini gli hanno tolto l’esclusiva, tanto che non è più il solo a compiere questo miracolo. A Napoli può verificarsi di assistere al miracolo dello scioglimento del sangue anche di San Lorenzo, Santo Stefano, San Pantaleone, San Giovanni Battista, San Luigi Gonzaga, Santa Patrizia e Sant’Alfonso de’ Liguori.

A questo punto, si comprenderà che il mancato miracolo non necessariamente significa che debba succedere qualcosa di brutto, anche se – a dire il vero – con questi chiari di luna non ci sarebbe poi così tanto da stupirsi.

Ma tornando a san Gennaro, data anche la situazione di incertezza politica che stiamo attraversando in questi ultimi giorni, mi è venuto in mente un episodio che si narra a proposito della breve esperienza che i napoletani vissero nel 1799 con la proclamazione della Repubblica Partenopea, sostenuta dai rivoluzionari francesi.

Si racconta che il generale Championnet, conoscendo la devozione particolare dei napoletani per san Gennaro, avesse fatto pressione sul vescovo dell’epoca affinche la domenica successiva all’ingresso già avvenuto dai francesi nella città, si verificasse il miracolo dello scioglimento del sangue. Dal racconto romanzato di Dumas padre apprendiamo che, poiché dinanzi alla folla gremita di fedeli, il santo non accennava a far sciogliere il suo sangue, un ufficiale francese si avvicinò al Vescovo che teneva in mano la preziosa ampolla intimandogli che se «fra dieci minuti il miracolo non è fatto, fra un quarto d’ora sarete fucilato». Il miracolo avvenne.

La domanda è: san Gennaro era passato al nemico, diventando un giacobino – come fu scritto – o più semplicemente aveva voluto salvare la vita del vescovo?

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