Oggi, Primo Maggio, festa dei lavoratori, la Chiesa festeggia San Giuseppe Lavoratore. Parte dell’iconografia religiosa, e in particolare quella di piccolo formato, rappresenta San Giuseppe, padre terreno di Gesù, impegnato a lavorare, da solo o in compagnia di Gesù, con gli attrezzi in mano e altri sparsi accanto.
Ma che lavoro faceva San Giuseppe?
La domanda a qualcuno potrà sembrare banale. In realtà la risposta non è così scontata come potrebbe sembrare. I Vangeli parlano di Giuseppe che svolge il lavoro di falegname. L’Evangelista Matteo, a proposito di Gesù, fa dire alla gente: “Non è costui il figlio del falegname?” (Mt 13,55); mentre in Marco 6,3 si legge: “Non è costui il falegname, il figlio di Maria…“, sempre con riferimento a Gesù e al lavoro di famiglia. Ma la traduzione del termine greco tékton non è univoca: accanto al significato di “falegname”, infatti, vi è anche quello di “costruttore, architetto, carpentiere, fabbro…”.
Come accennavo, le immaginette non ci danno una risposta chiara. Se i santini popolari (in alto a sinistra) lasciano chiaramente intendere, in linea con quanto si legge nelle edizioni italiane dei Vangeli, che fosse un falegname, in molte immaginette devozionali si notano gli strumenti tipici da carpentiere. Per esempio, in questa immaginetta firmata Joseph Koppe (immagine a destra), si possono notare tre strumenti propri del mestiere di muratore: compasso, squadra e filo a piombo. Naturalmente, gli appassionati di esoterismo, daranno un significato diverso, sottolineando la simbologia criptica di questa immagine. Ma questo è un altro tema e un’altra tipologia, di cui parlerò in altri momenti.
Sotto l’aspetto strettamente collezionistico, possiamo classificare le immaginette che raffigurano San Giuseppe Lavoratore, in una sottotematica specificamente dedicata. Come sappiamo, infatti, le immaginette di questo Santo si possono catalogare in differenti sottotematiche (la tematica principale resta il Soggetto in generale), fra le quali: Natività, Sacra Famiglia, San Giuseppe con il Bambino, San Giuseppe Lavoratore, Transito di San Giuseppe, Culti locali di San Giuseppe.
Tornando, invece, alla tematica oggetto del presente post, San Giuseppe Lavoratore, sarebbe molto interessante conoscere la varietà iconografica espressa attraverso le immaginette religiose. Per esempio: San Giuseppe al lavoro, da solo o con Gesù e la Madonna, come questa bellissima cromolitografia su carta goffrata (immagine a sinistra), con applicazioni di stoffa, dove si vede anche Maria impegnata alla conocchia.
Segnalateci le vostre immaginette, indicando eventuali strumenti di lavoro particolari del Santo.
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DEMETRIO GUZZARDI
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Paola Galanzi
Davvero molto interessante questo tuo articolo su San Giuseppe, Padre putativo di Gesù, Figlio di Dio.
Belli i Santini da te scelti per corredarlo con eleganza iconografica.
Agostino de Santi Abati
Non sempre ciò che appare è
Nella bibbia greca troviamo il termine τέκτων di seguito 4 sue traduzioni
1. uno che lavora con il legno: falegname , costruttore
2. ogni artigiano (ma generalmente contraria al metalmeccanico , smith )
3. un maestro di ogni arte, come la ginnastica , la poesia , o la medicina
4. autore , creatore , pianificatore
ma per comprendere veramente cosa significa tale termine dobbiamo rivolgere la nostra attenzione al suo genitivo dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione. Il termine in questione è τέκτονος termine composto da τέκ τ ονος τέκ deriva dal sanscrito taks o tvaks nel senso generico di FARE, PRODURRE,, CREARE PROCREARE, mentre in greco antico ονος significa ASINO quindi il termine τέκτων che indica il lavoro di San Giuseppe non è altro che un abbreviazione di COLUI CHE CREA L’ASINO. La simbologia dell’Asino è svariata e da luogo a interpretazioni discordanti. L’Asino partecipa delle due nozioni, pur contraddittorie, di sapere e ignoranza. L’Asino compare in varie mitologie. Nella mitologia egiziana, l’Asino animale sacro a Seth (assassinio di Osiride) è simbolo ctonio (che abita nel regno degli inferi, in particolare riferimento alle divinità) e malvagio. Mentre per i popoli indoeuropei è simbolo di regalità e saggezza, in special modo per gli Ittiti. Cavalcatura di entità celesti, di principi e di eroi in India e Cina, in tale veste il ruolo dell’Asino emigrò dal mondo asiatico a quello greco e a tutto il bacino del mediterraneo. Infatti nella mitologia greca era collegato a Sileno, il precettore di Dioniso, sempre rappresentato a cavallo di un Asino. Nella tradizione persiana l’Asino giusto protegge l’Albero di tutte le semenze.
Quindi chi era San Giuseppe e che lavoro svolgeva?
Agostino de Santi Abati
Riguardo l’immaginetta di koppe vorrei far presente il seguente passo biblico
Isaia 44:13
Il falegname stende la sua corda,
disegna l’idolo con la matita,
lo lavora con lo scalpello,
lo misura con il compasso,
ne fa una figura umana,
una bella forma d’uomo,
perché abiti una casa.