Per i collezionisti che non si accontentano di sistemare i pezzi all’interno degli album, ma vogliono conoscere anche “che cosa” stanno collezionando e, dunque, chi ha prodotto determinati santini di quella specifica serie, l’argomento che sto per trattare non giungerà del tutto nuovo. Avrei potuto intitolare questo post anche con AR … il mistero continua? o qualcosa di simile. Certo è che, al momento in cui scrivo, a proposito della celebre casa editrice milanese, restano ancora insoluti diversi dubbi: l’esatto anno di fondazione, la certezza sul nome del/dei fondatore/i, il momento esatto della cessazione dell’attività, etc.
Una certezza è sicuramente quella relativa alla identificazione della ditta e del marchio. Chi mi segue da qualche tempo, sa che mi sono in passato già occupato di questa casa editrice, con un breve lavoro, pubblicato per Il Mondo dei Santini nel 2011, intitolato non a caso Sulle tracce della casa editrice AR.
Ma ovviamente non sono stato il solo. Nel 2004, Cosimo Fai, in occasione di una mostra di stampe di devozione popolare, presentò il libro dall’omonimo titolo Santi di casa, santi di questa terra. Fai sostiene che la casa editrice SARS (ovvero la AR), risalga agli inizi del Novecento, come ditta Arturo Ratti di Revoiera Edoardo, che nel corso degli anni Trenta divenne Società Anonima Riproduzioni Sacre, già ditta Ratti. Nella scheda del libro, Fai indica il marchio di Arturo Ratti, che potete osservare qui a destra. Come si noterà, il logo è simile ma non identico a quello della AR, celebre per le due lettere “AR” inscritte all’interno di un cerchio.
Secondo le mie ricerche, la casa editrice AR fu fondata a Milano intorno all’anno 1908. Le prime cromolitografie presentano il solo logo cerchiato, senza alcuna scritta che ne sveli la ditta proprietaria. Negli anni Dieci, la ditta Arturo Ratti di Revoiera Edoardo, era già attiva e aveva come oggetto immagini sacre, carte d’auguri, cartoline, almanacchi, etc., come si può vedere in questa fattura, datata 19 ottobre 1917 (immagine a sinistra).
Ebbene, nessun riferimento al logo con le lettere AR cerchiate. Eppure – giova ribadirlo – il logo in questione esisteva già da un pezzo.
La cromolitografia della Serie 800 che vedete raffigurata, nel recto e nel verso, qui sotto, la n. 803 per essere ancora più precisi, nel verso presenta stampato un Ricordo delle SS. Missioni, con la classica data doppia 18 settembre – 2 ottobre dell’anno 1910.
Ma allora, Cosimo Fai sbaglia quando collega Arturo Ratti alla SARS? Possibile che avesse preso un abbaglio tale, specificando SARS – Società Anonima Riproduzioni Sacre, già Ditta Arturo Ratti? La risposta probabilmente, come succede spesso in casi come questo, sta nel mezzo. In alcune fatture commerciali della Ditta Arturo Ratti di Revoiera Edoardo, accanto, o sotto, il logo ufficiale della ditta, appare – anche se in piccolo – il famoso cerchietto con le lettere AR. In questa fattura, che vedete nell’immagine sotto, datata 11 settembre 1922, appare (sulla sinistra), incorniciato “EDIZIONI AR”.A mio parere, ciò non prova affatto che la AR e Arturo Ratti siano la medesima ditta. Dimostra – questo sì – che la Ditta Arturo Ratti di Revoiera Edoardo commercializzava i prodotti delle “Edizioni AR”. Allo stesso modo di come commercializzava quelli della Soc. CATEL & FARCY di Parigi e quelli di A. VIVIAN MANSELL & C. di Londra. (vedi immagini sotto)
Ciò detto, l’unica vera certezza resta una sola, che il sottoscritto ha riportato nella sua pubblicazione e nel presente post: il marchio AR, almeno a partire dai primi anni Trenta e fino alla fine degli anni Sessanta, fu di proprietà della “AMBROSIANA” – Società Anonima Riproduzioni Sacre (SARS), con sede a Milano in Via Romagnosi n. 3 (vedi immagine sotto)
A questo punto, e fino al prossimo aggiornamento sul “mistero”, mi fermo qui, invitandovi come sempre a dire la vostra.
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Stefania Colafranceschi
Ti ringrazio per questo approfondimento di carattere editoriale.
Sono conoscenze da condividere e mettere a confronto.
Buon lavoro.
Neri maristella
Dalle ricerche da me condotte autonomamente, Revojera intorno al 36 vendette la ditta ad alcuni suoi dipendenti. La ditta cambià nome in Stanza Ambrosiana o Stanzetta Abrosiana …. Se le interessano le informazioni che ho raccolto intervistando gli eredi, può contatarmi alla mia e-mail. Buonasera, Maristella Neri
Lorenzo Revojera
Mio padre Edoardo Revojera rilevò la ditta Arturo Ratti con relativo marchio AR (che conservò) prima della guerra 15/18. Commerciava santini da lui ideati e fatti stampare. Vendette la ditta nel 1936 ai suoi dipendenti. Buona sera. Lorenzo Revojera