Giorni fa, chiacchieravo con un caro amico, collezionista di reliquie, pardon di reliquiari. Nel mostrarmi le foto di alcuni pezzi della sua ricca collezione, notavamo – con malcelata ironia – come la maggior parte delle reliquie contenute, che i relativi cartigli indicavano appartenenti a santi noti come Giuseppe, sposo di Maria Vergine, o santi importanti, come Sant’Andrea Apostolo, fossero in realtà dei falsi conclamati.
Non voglio qui parlare della questione delle reliquie, vere o false. Non sono infatti oggetto del collezionismo, che – come più volte chiarito – riguarda il contenitore e non il contenuto.
Fra i reliquiari più belli dal punto di vista estetico, vi sono certamente le croci.
La croce-reliquiario che state osservando merita sicuramente la nostra attenzione.
Misura circa cm 5,5 x 11,5 ai bracci, spessore di un centimetro da chiusa e con il Cristo sopra adagiato. Nella parte inferiore, una vite garantisce la chiusura del reliquiario.
Svitando la vite e aprendo, la croce appare nella sua funzione di reliquiario. All’interno sono collocate le reliquie di ben dodici santi, nell’ordine: S. Francesco d’Assisi, S. Corrado, S. Rita, S. Ursula, S. Teresa d’Avila, S. Chiara, S. Bonifacio, S. Clemente, S. Benedetto, S. Biagio Vescovo, S. Pietro Canisio e S. Teodoro.
Le reliquie sono intervallate da perline e pietre, mentre al centro della croce è posizionato un Agnus Dei ancora perfettamente integro.
Di produzione tedesca, le dimensioni e il gancio superiore mostrano che si tratta di un reliquiario pendente, destinato probabilmente a un ecclesiastico oppure a un nobile devoto, data la preziosità dell’oggetto.
Ringrazio il mio amico per avermi concesso di condividere con la comunità dei collezionisti, seppure soltanto in foto, questo straordinario oggetto.
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