Qual è l’immagine classica del Santo di Paola che viene subito in mente?
Personalmente, sono legato alla figura del vecchio frate, coperto dal saio, con il volto sofferente, una folta barba bianca, appoggiato con entrambe le braccia al bastone, o a una canna
Ecco, più o meno, come lo vedete raffigurato in questa splendida miniatura su pergamena, realizzata pochi decenni dopo la sua canonizzazione, avvenuta nel 1519 per opera di papa Leone X.
La stessa rappresentazione è riproposta dall’iconografia secentesca degli incisori fiamminghi. Quella che potete qui osservare porta la firma di uno fra i più importanti incisori di Anversa: Cornelius Galle
Nel corso dei secoli, gli artisti lo hanno presentato con stili diversi, rispettando tuttavia quelli che sono, da sempre, ritenuti i suoi attributi caratteristici: oltre al bastone (o la canna), il mantello sul quale il santo attraversa lo stretto di Messina con il suo compagno (o i suoi compagni), il motto CHARITAS. Esistono ovviamente anche immagini che lo raffigurano in scene miracolose, tratte dalla sua biografia.
Per questo motivo mi è sembrato alquanto strano osservare una corona posta sopra il capo (attenzione: non sulla testa) del santo, al punto da dubitare che si trattasse del santo di Paola.
L’immaginetta, che state osservando, di provenienza francese, è stata realizzata nella seconda metà dell’Ottocento. La figura cromolitografica di San Francesco di Paola si trova applicata sopra un fondo seriale (nel senso che serviva anche per altri soggetti) traforato a punzone.
La domanda è: cosa c’entra la corona in una raffigurazione di San Francesco di Paola?
Di solito il simbolo in questione è tipico dei martiri o dei santi che in vita furono re o regine. Il che non corrisponde in nessun caso alla biografia dell’umile frate calabrese. Ed è da escludere che si riferisca all’incontro del re di Napoli (miracolo della moneta), prima, e di Luigi XI di Francia, che lo mandò a chiamare perché lo guarisse dal male che lo aveva colpito.
Come si spiega allora la presenza di questo simbolo?
Osservando con maggiore attenzione, notiamo che l’immaginetta è in realtà composta da tre parti: il fondo traforato, lo scudo raggiante argentato sormontato da una corona, sul quale è applicata la figura del santo.
La spiegazione più plausibile allora è che si tratta dello stemma dell’Ordine dei Minimi, formato appunto dallo scudo raggiante, al centro del quale si trova il celebre motto “CHARITAS” (che nella nostra immaginetta è nascosto dalla cromolitografia), sormontato appunto da una corona.
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