Gli amici collezionisti sanno molto bene che fra le tipologie più apprezzate il canivet occupa un posto di primo piano. Le caratteristiche peculiari le conoscete tutti, sia di quelli più “popolari” di provenienza centro-europea, sia di quelli più specificamente a foglia larga di provenienza francofona o quelli ancora più caratteristici dell’area di Lione.
Osservando questo pezzo che sottopongo alla vostra attenzione, forse qualcuno storcerà il muso, dubitando che appartenga alla categoria.
Eppure, quello che vedete è un canivet
Partiamo dalla tecnica: il canivet è un’immaginetta manufatta, su carta o pergamena, con la figura dipinta a mano, con la cornice intagliata anch’essa a mano con uno strumento chiamato canif (da cui il termine canivet).
Il pezzo in questione risale agli inizi del XVIII secolo, è stato realizzato su pergamena, intagliato e dipinto a mano. Raffigura lo Spirito Santo che offre uno dei sette doni, ovvero la Sapienza. Chi fosse interessato ad approfondire, troverà un pezzo simile anche sul libro di Dolores Sella (Santini e immagini devozionali in Europa) a pag. 73. Anzi non escludo che possa provenire dalla stessa mano.
E come scrive appunto la compianta artista e collezionista, “ogni fiore che costituisce l’insieme è già di per sé una accuratissima miniatura“.
Scrivendo la parola chiave “canivet” nella casella di ricerca qui in alto, potete osservarne molti altri.
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