Conosciamo tutti le cosiddette “Madonne vestite“: in genere si tratta di manichini, forniti soltanto di volto e mani, che vengono abbigliati con veri e propri abiti, preziosi e lussuosi. Più raramente, vi sono delle vere e proprie statue che raffigurano la Vergine Maria, che – al pari delle prime – vengono ricoperte di vestiti. Sia nel primo che nel secondo caso, la vestizione è spesso accompagnata da riti misterici che rendono il culto per la Vergine ancora più significativo.
Il santuario di Altötting, che custodisce l’omonima statua della Vergine Maria, è considerato il più importante della Germania, soprattutto per il numero di pellegrini che, ogni anno, supera il milione. La statua lignea raffigura una Madonna nera, con il Bambino in braccio, e pur essendo figurativamente completa, viene ugualmente abbigliata di abiti preziosi.
Ho usato il plurale, non a caso, perchè il vestito della Madonna di Altötting non è sempre lo stesso, ma cambia a seconda delle festività liturgiche. In passato, alcune principesse del Casato di Wittelsbach, dopo le loro nozze, donarono alla Vergine il loro abito da sposa e fecero realizzare delle preziose sottane da far indossare alla statua. I devoti tedeschi le chiamano Gnadenröckln, sottane sacre appunto.
Gli amici collezionisti conoscono molto bene l’iconografia di Altötting, che troviamo presente nelle varie tipologie, praticamente nell’ambito dell’intera produzione. Le immaginette che state osservando in questo articolo appartengono alla tipologia dei santini-reliquia: come potete vedere, la figura è ricoperta da un sottile velo di seta nero, ovviamente toccato sull’abito della Vergine.
Il reperimento di questa tipologia di santini non è difficile e sono acquistabili a prezzi molto contenuti. Quelli qui mostrati risalgono agli inizi del Novecento, ma si possono trovare di epoche precedenti e, naturalmente, successive.
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