Molti di voi conoscono già la serie dei calendarietti fatti stampare a partire dal 1935 su committenza dei Salesiani di Bologna, ai quali già nel 1930 era stata affidata il Santuario Parrocchia del Sacro Cuore.
Il Santuario del Sacro Cuore di Gesù fu fatto eirigere su iniziativa del Card. Domenico Svampa fra il 1901 e il 1912, il quale ne affidò progetto ed esecuzione all’architetto Edoardo Collamarini (1863-1928).
Nel 1929, la chiesa subì gravi danni, a seguito del crollo della cupola. Grazie al parroco don Antonio Gavinelli, sostenuto dai Salesiani, nel giro di cinque anni fu effettuata la ricorstruzione e il restauro, cosicché il 19 maggio del 1935 fu inaugurata la riapertura della chiesa.
Il 1935 è anche l’anno in cui vengono distribuiti per la prima volta i famosi calendarietti, in omaggio a coloro che offrivano il loro obolo per sostenenre la parrocchia. Otto anni dopo, il 25 settembre 1943, un bombardamento aereo distrusse molta parte della chiesa: parte della facciata e del lato destro crollarono.
Per circa due anni, a causa della guerra e dell’assenza di don Gavinelli (condannato al confino dai fascisti), la chiesa restò in preda alle macerie. Cessato il conflitto e rientrato dal confino, il parroco diede inizio alla ricostruzione.
Dal punto di vista collezionistico, il calendarietto pubblicato per l’anno 1945 presenta diverse particolarità, oltre a essere di difficile reperibilità, al punto da immaginare che quell’anno non fosse stato stampato.
Cambia lo stile della grafica, sia nella copertina che all’interno, ma soprattutto viene inserita una variante che non troviamo rappresentata nelle altre annate: la foto della chiesa del Sacro Cuore di Gesù dopo il bombardamento del 25 settembre 1943, con una frase di San Giovanni Bosco: “Ove l’odio distrusse, ricostruisca l’amore e Iddio benedica tutti i nostri benefattori”. Il calendarietto in questione riveste interesse anche per i collezionisti di santini militari.
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