La religiosità popolare trova nella devozione alla Madonna la sua massima espressione. L’importanza dei culti mariani, il particolare attaccamento dei devoti – ricordiamoci che, quale Madre di Dio, l’intercessione di Maria presso il Figlio/Dio è considerata la più efficace in assoluto – in passato alimentò le accuse contro i cattolici da parte dei protestanti, che definirono tale atteggiamento speciale nei riguardi della Vergine come “mariolatria“. Soli Deo Gloria, solo Dio è degno di gloria. Dunque, a rivolgere le proprie preghiere altrove, si rischia di sconfinare nell’idolatria.
Non per i cattolici, ovviamente. Tant’è che il celebre “Noi vogliam Dio”, fino al 1857 inno ufficiale dello Stato Pontificio, si apre con l’invocazione a Maria
Noi vogliam Dio! Vergin Maria
Porgi l’orecchio al nostro dir.
Noi t’invochiamo, o Madre pia,
Dei figli tuoi compi il desir.
Le immaginette devozionali spesso riportano sul verso il testo di queste canzoni popolari.
Come questa cromolitografia italiana di fine Ottocento (probabile produzione Bertarelli di Milano), non a caso dedicata alla Vergine Maria del santuario di Lourdes.
In formato pagellina, contiene non soltanto il testo dell’inno sopra menzionato, ma anche lo spartito con le note musicali.
Ed è ancora un santino raffigurante la Madonna di Lourdes, con ai piedi Bernadette, pubblicata intorno alla metà del secolo scorso dalla Pia Società S. Paolo di Roma, che sul verso riporta un altro canto molto conosciuto dai devoti mariani, forse il più celebre in assoluto: “Mira il tuo popolo“.
La composizione del canto è attribuita al pianista e compositore Mons. Guido Maria Conforti (1865-1931) che, pare, l’avesse composta intorno i primi del Novecento
Il testo è fin troppo noto, molto popolare e cantato “obbligatoriamente” in ogni processione.
I canti dedicati alla Vergine Maria sono molti, alcuni – come quelli citati – più noti di altri. Pensiamo fra tutti al canto “Andrò a vederla un dì”, oppure a “Dell’aurora tu sorgi più bella”.
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angela rotundo
Nella mia parrocchia li cantiamo regolarmente molto belli e commoventi io li adoro grazie per il bell’articolo