Spiega Felix de Vigne nel suo “Moeurs et Usages des Corporations de Metiers” che in alcune località del Belgio e della Francia del Nord, i confratelli delle Corporazioni avevano l’usanza di partecipare alle cerimonie portando un “drapelet“, ovvero un piccolo stendardo sul quale era raffigurato il patrono della Confraternita.
Nell’opera “Histoire de l’imagerie populaire flamande“, pubblicata nel 1910, lo studioso e collezionista filiconico (proprio così!) Emile H. Van Heurck, racconta che tale consuetudine fosse ancora in uso fra i fedeli che erano di ritorno dai loro pellegrinaggi, quale testimonianza della loro devozione.
In seguito, questi piccoli stendardi – originariamente fatti di stoffa – furono sostituiti da analoghi di carta, sui quali erano stampate delle immagini xilografiche colorate a mano, raffiguranti i luoghi dei santuari.
Nell’ambito filiconico, questi “drapelets” di carta sono dei pezzi piuttosto rari. Quello che potete qui osservare è stato pubblicato dalla casa editrice Brepols di Turnhout intorno agli inizi del XIX secolo e raffigura un luogo di pellegrinaggio molto importante, il Santuario di Nostra Signora di Montaigu, uno dei più antichi del Belgio.
La leggenda racconta che un pastorello trovò in un bosco una statuina della Madonna fra i rami di un albero. Volendo portarla via, la prese dall’albero, ma restò paralizzato. Allora la ripose nello stesso punto dove si trovava e così poté muoversi. La notizia si diffuse nei villaggi e da allora quei luoghi divennero meta di migliaia di pellegrini.
La xilografia, di forma triangolare, misura cm 16,8 x 30,2. Sul recto è raffigurato il Santuario di Montaigu, con i pellegrini. Sul verso è rappresentato il villaggio di Sichem con la sua chiesetta, mentre sulla destra si osserva la statua miracolosa della Vergine fissata su un albero, con ai piedi un pellegrino in preghiera.
Come si può notare, sulle immagini si trovano le lettere indicanti l’ordine di “lettura”.
Sotto l’aspetto puramente collezionistico, non si tratta ovviamente di un santino, né di una classica immaginetta devozionale. Inutile dire che si può conservare esclusivamente su un foglio di grandi dimensioni.
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angela
E’ la prima volta che vedo dei stendardi di carta devo dire che è molto bello complimenti per l’articolo