Penso che alla maggior parte dei miei lettori il nome Eudossia dica poco o nulla. Confesso anch’io che non la conoscevo, fino a quando non mi è capitato di osservare questa reliquia.
Si tratta – come dice anche l’attestazione firmata dall’Abate Antonio in San Pietro in Vinculis di Roma – di un pezzetto di lino cosparso della ruggine delle catene del Principe degli Apostoli, San Pietro.
Queste catene erano quelle che tennero legato l’Apostolo nella sua prima prigionia a Gerusalemme e «quae in hac Eudoxiana Basilica asservantur», ovvero sono custodite nella Basilica eudossiana.
Secondo la tradizione, Licinia Eudossia, figlia dell’Imperatore d’Oriente Teodosio II, portò una parte di esse a Roma, mentre altri due pezzi restarono rispettivamente a a Gerusalemme e a Costantinopoli.
Accadde che il Vescovo Leone, a un certo punto, volle porre queste catene accanto a quelle della prigionia romana di Pietro, già presenti da tempo nella città eterna. Miracolosamente appena le due catene furono vicine si unirono in un’unica e sola catena.
Tornando ora alla reliquia, sarebbe stata a contatto con queste catene e si sarebbe impregnata della ruggine di cui le stesse erano ricoperte.
Tecnicamente parlando, si tratta pertanto di una reliquia di Terza Classe, vale a dire di un tessuto entrato in contatto con una reliquia di Prima Classe, nel caso specifico la catena di prigionia di San Pietro.
Come accade in questi casi, siamo dinanzi a un evidente paradosso: la reliquia (derivata) di Terza Classe è certamente autentica (almeno a voler prestare fede all’attestazione), mentre nessuna certezza, allo stato, sussiste sull’autenticità della reliquia (originaria) di Prima Classe.
Ma come ho già avuto modo di dire altre volte, il devoto non si fa domande, mentre al collezionista poco importa se la reliquia sia vera – nel caso specifico, se le catene da cui proviene la ruggine di cui è impregnata la reliquia siano proprio quelle che hanno tenuto prigioniero il Santo – è sufficiente che essa sia autentica, rectius autenticata..
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Gian Piero Pacini
Le tue ricerche e le tue esperienze danno sempre risultati interessanti da ogni punto di vista. Ammirevole resta l’impegno profuso e la serietà dimostrata nella trattazione dell’argomento, il quale ancorchè comunemente bistrattato, induce a ragionamenti molto più profondi di quanto si sarebbe portati a pensare riguardo a delle semplici “immaginine”.