Gli amici filiconici, anche appassionati di libri antichi e di antiquariato cartaceo, conoscono senz’altro CHARTA, la prestigiosa rivista italiana dedicata in particolare ai bibliofili e agli appassionati di antiquariato librario, che pertanto non ha bisogno di presentazioni.
Sul numero di novembre-dicembre (148/2016) è pubblicato un mio articolo dal titolo: Sacro Rebus. Le rebusbildchen e la prima Bibbia per l’infanzia.
“Rebusbild è un termine di origine tedesca composto, a sua volta, dal latino rebus (ablativo di res) e dal tedesco bild (immagine, figura). La rebusbild è dunque un’immagine, generalmente di piccole dimensioni, nella quale si alternano figure e parole, entrambe finalizzate a comporre un testo“.
Dal punto di vista filiconico si tratta dunque di una “nuova” (si fa per dire naturalmente) tipologia di immaginette, poco conosciuta dai collezionisti, ma di estremo interesse, con una storia che trae le sue origini nel XVIII secolo, in ambiente protestante, per poi estendersi anche in ambito cattolico.
Chi vuole saperne di più può leggere il mio saggio sul nuovo numero di CHARTA, che è possibile acquistare nelle LIBRERIE oppure direttamente sul SITO UFFICIALE DELLA RIVISTA.
A quanti invece fossero interessati all’aspetto più specificamente collezionistico, posso dire che le rebusbild sono stampate, come accennato, a partire dalla seconda metà del Settecento, dagli editori tedeschi di Augsburg (ma non solo) – fra i quali spiccano nomi come Remmele, Busch e Will, ben noti agli amici filiconici appassionati di immaginette-incisioni – e non è molto facile reperirle.
La loro quotazione si aggira fra i 20 e i 45 euro, e mi riferisco alla singola immaginetta. Inutile aggiungere che è praticamente impossibile trovare una serie rilegata.
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Gianluca
Complimenti innanzitutto per il nuovo ed importante lavoro di divulgazione della filiconia. Ho visto varie volte questa tipologia nei mercatini e nei siti di vendita e mi sono sempre domandato sulla storia di questi santini. Aspetto di acquistare in edicola il numero per approfondire questa lacuna. Grazie!
angela rotundo
Non conoscevo questa rivista grazie