Alcuni anni fa fui chiamato da un signore che voleva una valutazione della sua ricca collezione di santini, con lo scopo di venderla, a me o ad altri. Trascorsi l’intera mattinata con lui e visionai migliaia di pezzi: perlopiù cromolitografie ottocentesche e di inizio Novecento e offset anche recenti. Alla fine gli diedi il mio parere e gli feci una stima di tutta la raccolta.
Il possessore della raccolta rimase un po’ deluso. Come succede spesso in questi casi, immaginava di avere un immenso patrimonio, la cui vendita gli avrebbe assicurato una vecchiaia più tranquilla. Nulla a che vedere, dunque, con l’offerta che gli aveva proposto il sottoscritto.
Non so se questa persona sia riuscita a vendere la sua raccolta né – soprattutto – a quale prezzo. Nel congedarmi da lui, gli chiesi se voleva vendermi un pezzo in particolare che aveva attirato la mia attenzione. Era una miniatura su pergamena, che qualcuno aveva forse ritagliato da chissà cosa, nell’intento di ricavarne un’immaginetta. La cornice manuale dimostrava evidentemente che la “fustellatura” era stata realizzata in tempi relativamente recenti, benché il pezzo fosse molto più antico, forse secentesco o ancora più antico.
Considerato il pessimo stato di conservazione, il possessore dell’immaginetta non esitò a regalarmela, rendendomi molto contento.
Una volta giunto nel mio studio, cominciai a studiarla e a soffrire per la presenza delle fioriture sparse lungo l’intera superficie che – come si può osservare – ne hanno alterato l’immagine, al punto che è quasi impossibile riuscire a capire chi sia il soggetto raffigurato.
Ho provato più volte e voglio chiedere anche il parere di tutti gli amici collezionisti: chissà che insieme non riusciamo a capirne qualcosa.
Intanto, partiamo da un dato certo: si tratta di un soggetto di sesso femminile, con una corona in testa e abito regale.
Da un’osservazione approfondita con la lente, sembrerebbe che vi sia anche una palma (lato sinistro di chi osserva), la quale – anche in virtù della corona – farebbe capire che si tratti di una santa martire.
I colori dell’abito – giallo oro (sacralità), blu (fede) e rosso (martirio) – ricondurrebbero anch’essi a tratteggiare il personaggio come una martire. Infine, sembrerebbe – ma potrebbe essere in questo caso una mia semplice impressione – che sul lato destro (per chi osserva) sia presente una ruota.
Ho provato a “ricostruire” l’immagine, mettendo insieme questi caratteri (siate clementi, non sono un grafico!) e sono giunto alla convinzione – ma non alla certezza – che la santa in questione (ammesso che sia appunto una santa) potrebbe essere Santa Caterina d’Alessandria.
Voi cosa ne pensate?
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Giuseppe Tropea
Concordo! Già vedendo la foto senza leggere il tuo commento ho pensato a s.Caterina. La ruota poi..è una carta d’identità
Agostino de Santi Abati
credo invece che possa rappresentare Santa Elisabetta d’Ungheria la santa veniva generalmente rappresentata con un cesto pieno di rose e in questo caso seppur irriconoscibili nella parte basse all’altezza del ventre si vede una macchia rossa con del verde OVVIAMENTE non ne sono certo ma è l’unica santa regina che ritengo plausibile (purtroppo per quanto mi sia sforzato ingrandendo l’immagine e operando con un programma di Photoshop non riesco a vedere né la palma né la ruota.
angela rotundo
Concordo con Agostino in effetti è molto difficile distinguere la palma e la ruota