Credo che ai ragazzi di oggi, compresi quelli che frequentano il Catechismo, non vengano distribuite chicche di questo genere. E se i catechisti lo facessero, penso si vedrebbero sorridere in faccia, non tanto per l’oggetto in sé, quanto per il suo contenuto.
Fino agli anni 70 però – epoca in cui i personal computer erano ancora strumenti che si potevano trovare nei romanzi di fantascienza, per non parlare della Playstation e degli smartphone – l’immaginetta religiosa era un mezzo di comunicazione di massa che riusciva ancora a esercitare una certa forza persuasiva, anche se non in maniera paragonabile ai secoli precedenti.
Fra i gadget più curiosi – che molti lettori di questo sito sicuramente ricorderanno – c’era la Patente del Cristiano, una sorta di breve guida da seguire per ottenere la Salvezza.
Analogamente a quella di guida automobilistica, anche la Patente del Cristiano si poteva conseguire rispettando alcune norme importantissime di comportamento, con tanto di segnaletica. Vediamone qualcuna.
Precedenza: alle preghiere del mattino e della sera; alla messa domenicale.
Pronto soccorso: santa confessione.
Posto di rifornimento: santa comunione.
Senso vietato: spettacoli cattivi, letture e compagnie cattive
Pericolo generico: balli, mode, spiagge.
Mi fermo qui. Ve li immaginate i nostri ragazzi, messi in allarme sui pericoli derivanti dai balli, dalle mode e, soprattutto, dalla spiaggia? Credo che stiate tutti sorridendo…
Erano altri tempi (scusate la banalità, ma non mi viene altra considerazione!)
Curioso il segnale H (Ospedale): Purgatorio con un letto di fuoco anziché di gomma piuma. Riservato a chi si salva perché sconti tutto, fino all’ultima parola inutile ed acquisti il gusto di Dio e del Corpo Mistico.
Come si può notare, il linguaggio utilizzato risente ancora dello stile tipico di certe prediche in voga in epoche precedenti. Per esempio, leggete il testo della Ferrovia dell’Inferno, un’immaginetta a pagellina, commissionata dalle suore salesiane S. Agnello di Sorrento e stampata dalla Tipografia all’Insegna di San Francesco.
Nel caso specifico si parla del viaggio per l’Inferno:
Partenza del treno: quando la persona vuole.
Arrivo: quando meno vi pensa
Prezzi dei biglietti: 1 classe, Empietà; 2 classe, Sensualità; 3 classe, Indifferenza.
Badate che, a eccezione dei minori di anni 7, tutti gli altri possono viaggiare su questo treno che porta all’Inferno. D’altra parte, non si tratta di un treno qualsiasi, ma stiamo parlando del Treno della Morte. Insomma, c’era da rallegrarsi!
Certo, fra prendere il treno e provare a conseguire la patente, penso fosse meglio quest’ultima opzione. Sarei però curioso di vedere come sarebbe aggiornata ad oggi, la Patente, con il sistema dei punti.
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angela rotundo
Molto bello, ai tempi miei veniva data solo alle persone ricche e facoltose (la salvezza era riservata solo a loro !!!) si saranno salvati?
Mariolina USA
“Curiosita’ dal popolo dei Santi protettori” mi ha fatto sorridere. Mi piace molto l’inversione di potere che questi culti rappresentano. E’ il popolo che assegna e proclama i poteri taumaturgici di questi santi inaspettati. Ed e’ forse per questo che tanti santi sono state declassati. E’ interessante notare pero’ che le immaginette continuano a documentare fede nei loro poteri intercessori.
“La patente del cristiano” non mi ha fatto sorridere. Infatti, mi ha lasciata interdetta. A differenza di Angela Rotundo, non ricordo “ai miei tempi” di aver mai visto niente del genere. Forse la regione e’ che per volonta’ di mio padre, anticlericale incallito, nessuno di noi ha frequentato scuole religiose. A proposito di “sacro e profano.” Questo, mi pare, e’ un assurdo connubio di quel genere. Grazie per averlo esposto e portato a conoscenza di quanti non ne erano al corrente.
Quando decidi di riunire e pubblicare questi tuoi incredibili squarci nella cultura delle immaginette? (O lo hai gia’ fatto?)