Per quanto mi riguarda, sono le uniche immaginette della tipologia “traforate a punzone” che colleziono. E non saprei spiegarne il motivo specifico. In fondo, non differiscono molto dalle altre traforate. Eppure, a differenza delle altre appartenenti alla sterminata produzione sansulpiciana, mi hanno sempre affascinato.
Precisiamo subito che i Crocifissi di carta intagliata sono delle immaginette devozionali, e come tali erano destinati per lo più a proteggere il devoto in un determinato contesto: la casa, la famiglia, la stalla, etc.
Queste, in particolare, si posizionavano generalmente sul comodino (o sul comò) della camera da letto, come dimostra la linguetta applicata sul verso, che serviva a mantenere il Crocifisso in piedi, il più delle volte invano (forse per questo non ebbero un grande successo).
L’immaginetta di componeva di due pezzi differenti: la croce intagliata e la figura di Gesù, generalmente in cromolitografia, applicata sopra. La loro diffusione coincide con il resto della produzione sansulpiciana, ovvero a partire dalla metà dell’Ottocento. Il motivo artistico è sempre lo stesso: una croce circondata da decorazioni vegetali, quasi sempre tipici del simbolismo cristiano della Passione.
Ai vari tralci della vite e alle spighe di grano si aggiungono la lancia del Centurione, il martello, la tenaglia, il teschio di Adamo e altri simboli tipici di questo tipo di iconografia.
Va detto che se le prime stampe di questa tipologia sono più semplici ed essenziali dal punto di vista iconografico, in seguito gli editori parigini diedero prova di grande abilità nel ricercare motivi e figure che potessero colpire maggiormente il gusto dei devoti-clienti. Pertanto, possiamo distinguere due sottocategorie di questa tipologia, la seconda delle quali ci presenta un campionario molto più vasto di soggetti.
I pezzi appartenenti alla prima delle due categorie sono distinguibili anche a occhio e, peraltro, oggi difficilmente reperibili. Generalmente, a differenza delle altre, queste non presentano preghiere o altre invocazioni, né il riferimento alla casa editrice che le ha prodotte. Uno di questi produttori fu Victor Regnault di Parigi (vedi immagine in alto a sinistra), con sede al civico 20 di rue Hautefeville, editore di cui si hanno scarse notizie.
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agostino
Complimenti Biagio per i Santini e il post.
Sono eccezionali. Caso mai volesse cambiarlo con alcuni miei Santini, quello del Volto Santo.
Cordialità e grazie.
angela rotundo
Concordo con Agostino i santini sono stupendi complimenti