Sempre attenta ad anticipare gli eventi religiosi di una certa importanza, Egim ha pubblicato l’immagine n. 446 della Serie Isonzo, commemorativa del Giubileo della Misericordia, iniziato il 29 novembre scorso.
Il santino riproduce l’ormai celebre logo che rappresenta l’immagine di Gesù che porta sulle spalle Adamo, racchiusa all’interno di una mandorla o vesica piscis, con il motto Misericordiosi come il Padre.
L’ideatore della bellissima immagine è il padre gesuita Marko Rupnik, il quale ha voluto richiamare la figura del Buon Pastore che si carica sulle spalle, proprio come un agnello, Adamo, che rappresenta l’umanità intera. Molto interessante, dal punto di vista stilistico ma anche del contenuto simbolico che essa esprime, la rappresentazione dei due volti che si fondono insieme (da notare l’occhio in comune).
La mandorla richiama concetti molto cari all’iconografia medioevale. Dal punto di vista simbolico, il seme in essa racchiuso allude al concetto della vita, ma anche a Gesù e all’Eucaristia (il seme della mandorla equivale al frutto commestibile). Per questo motivo, l’immagine di Cristo racchiusa nei due semicerchi (entità terrena e spirituale) era molto diffusa.
Padre Marko Ivan Rupnik non è soltanto un teologo, ma anche uno dei più importanti artisti del mondo per quanto concerne l’arte del mosaico sacro.
La scelta dei colori non è casuale né arbitraria: il rosso rappresenta il sangue, la vita, il colore di Dio; blu è invece il colore dell’uomo, e il bianco quello dello Spirito Santo; l’oro rappresenta Adamo e il Creato, mentre il nero simboleggia la morte.
Misericordes sicut Pater, il motto latino tradotto in tutte le lingue, è in perfetta linea con lo stile medioevale della raffigurazione; una scelta che l’artista ha spiegato con l’intento di voler dare un significato nuovo all’epoca che viviamo che, a differenza della precedente, basata sulla ragione, vuole invece caratterizzare un altro concetto fondamentale: la vita.
Personalmente trovo quest’immagine molto bella dal punto di vista estetico, e lo stile classico – a mio parere – la rende ancora più apprezzabile a noi filiconici.
Il santino, come detto sopra, è stato pubblicato da Egim, ma nel corso di quest’anno giubilare credo che ne vedremo moltissimi altri. Voi cosa ne pensate?
Se avete trovato il post di vostro interesse potete esprimere la vostra opinione postando un commento o semplicemente cliccando su MiPiace posto all’inizio dell’articolo.
Copyright (©) Tutti i diritti riservati
adriano
ultimamente non è che mi piacciono molto i santini della isonzo,preferisco le vecchie edizioni.
l’unica cosa che ho notato è che nel retro è stato cambiato nuovamente il logo della ègim,ormai si perde il conto di quanti sono.
angela rotundo
Bellissimo, riuscite come sempre a rendere viva un’immaginetta e una voglia di saperne di più grazie
Demetrio Guzzardi
Grazie caro Biagio per queste “chicche”. il collezionismo di santini è anche un tuffo nella grande spiritualità. Mi sembra che questo padre Rupnik abbia “illustrato” con i suoi mosaici anche la nuova aula liturgica di Padre Pio a san Giovanni Rotondo.
iliana
Utilissima la catechesi, io che sono (anche catechista) la diffonderò ai …miei ragazzi
Sergio Cabras
Caro Biagio, anche i fratelli Bonella ne hanno emesso uno uguale con bordo allegorico, la serie è 734I.G. 2016.
Lo posterò nel forum. Grazie.
Mariolina
Bellissima e commovente la tua lettura dell’immagine.
Che preghiera c’e’ sul verso di questa immaginetta? L’immagine, mi sembra, visualizza in modo memorabile “Orme sulla Sabbia.”
Claudio Bottazzi
Bello, pieno di significato, mi é giunta voce se così si può dire, che l’immagine é oggetto di vari quadri tra i quali alcuni parroci.
Grazie se mi può aiutare