Se dovessi, quasi per gioco, indicare il nome di un solo produttore che rappresenti la produzione di immaginette religiose, per ogni periodo, fino al XX secolo, non avrei dubbi. Indicherei i fratelli Wierix con riferimento alla seconda metà del XVI secolo, la famiglia dei Galle per quanto riguarda il XVII secolo, i fratelli Klauber per il XVIII secolo, Bouasse Lebel come rappresentante del XIX secolo e, infine, la Santa Lega Eucaristica per il Novecento.
Fra tutti questi che ho citato, i Klauber si caratterizzano anche per il fatto di essere stati copiati, in alcuni casi del tutto plagiati, anche da illustri incisori, nel corso dei secoli successivi: a chi non è capitato di vedere immaginette che riproducono, ancora oggi, i celebri soggetti delle Litanie Lauretane o dei Santi dei Klauber?
Non starò qui a ricostruire, per l’ennesima volta, quelle poche notizie che abbiamo sulla biografia dei fratelli Joseph Sebastian e Johann Baptist e dei loro discendenti, per i quali vi rimando a una ricerca sulla rete.
Con il presente post, vorrei invece dimostrare come anche noi filiconici abbiamo i nostri grandi artisti, dei quali andare fieri.
Intanto, una precisazione: i Klauber produssero immaginette devozionali e non, oltre che immagini di grandi dimensioni. Ovviamente, in questa sede, mi occuperò delle prime, precisando ulteriormente che durante la loro lunga attività, non produssero invece santini (per una distinzione sul significato delle due differenti categorie, vi invito a consultare il Dizionario, su questo stesso sito).
Prenderò come esempio un’incisione della serie delle Litaniae Lauretanae, le 56 immagini stampate a bulino su carta vergellata: un vero capolavoro artistico. L’incisione in questione è l’immagine numero 7 della serie, che vi invito a osservare (a sinistra) con attenzione, sia per apprezzarne il livello artistico, sia per notare i diversi dettagli.
Ma procediamo con ordine. Il titolo (in alto) recita: Fili Redemptor Mundi Deus, che corrisponde, in italiano, all’invocazione: “Dio Figlio, Redentore del Mondo”.
In alto, a sinistra, la figura di Dio, infuriato verso l’umanità intera, stringe nella mano destra dei fulmini. Per placare la sua ira, Maria – la cui immagine è inserita in un medaglione – con la mano destra indica la mammella che ha nutrito il Figlio. Cristo, sulla destra, seduto con la croce sopra una nuvola, indica il costato, da cui sgorgò il sangue che ha salvato il mondo (si osservi il sangue che dal costato di Gesù arriva sul mondo), rappresentato nella parte inferiore dell’immagine.
Attorno al mondo, vediamo raffigurati quattro personaggi: rappresentano i quattro continenti. Bisogna considerare, a proposito, che all’epoca in cui fu realizzata l’incisione (1750 circa) il quinto continente, l’Oceania (con l’Australia) non era stato ancora scoperto. E dunque osserviamo
A sinistra, in primo piano, vestita da nobile, vediamo rappresentata l’Europa, mentre l’uomo dalla pelle rossa, alle sue spalle, rappresenta il nuovo continente, l’America. Sul lato opposto, in primo piano, si riconosce l’Asia, rappresentata da una donna, con il turbante e la mezzaluna. Immediatamente dietro di lei, l’uomo dalla pelle scura incarna il continente nero, l’Africa.
Come ho subito accennato, al tempo della realizzazione di questa bellissima incisione, l’Australia non era ancora conosciuta. A questa mancanza, cento anni dopo, nel 1850, porrà rimedio – si fa per dire – l’incisore francese Pierre Adolphe Varin (1821-1897), che fu tra gli incisori che realizzarono la serie delle Litanies, per l’editore parigino Camus. Nell’immagine, qui a sinistra, potete osservare la corrispondente “litania” della serie pubblicata da Camus nel 1850.
Come possiamo vedere chiaramente, l’immagine è praticamente quasi identica a quella dei Klauber, cui l’incisore si è ispirato, con alcune differenze. Per esempio, Dio non ha l’aspetto del vecchio infuriato e non ha in mano i fulmini, nell’atto di scagliarli sugli uomini. Maria non indica, né è mostrato, il seno; il che si spiega con la morale censoria ottocentesca. In basso, invece, possiamo notare come i personaggi che rappresentano i continenti, sono diventati cinque.
Guardiamo ora nella foto sotto, come Varin ha modificato l’immagine originaria dei Klauber.
Come sappiamo, l’incisione su acciaio consentiva un’immagine più pulita e dettagliata. Guardate il mappamondo: a differenza che nella incisione dei Klauber, si distinguono i continenti, con la linea dell’Equatore ben definita, anche se forse non corrispondente alla realtà. Osservate anche i “nuovi” personaggi. Avete individuato l’Australia?
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