Le immaginette che imitavano i canivets

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Immaginetta-imitazione di canivet, stampata dal litografo Lutzenberger intorno alla prima metà del XIX secolo
Immaginetta-imitazione di canivet, stampata dal litografo Lutzenberger intorno alla prima metà del XIX secolo

Com’è noto (o forse no) la produzione dei canivets manufatti continuò fino ai primi decenni del XIX secolo, più o meno negli anni Trenta, periodo in cui cominciarono a diffondersi i canivets meccanici.

C’è una produzione “intermedia” che segna un po’ il passaggio fra la tecnica manufatta e quella meccanica, che potremmo definire “canivets di imitazione“.

Non si trattava di falsi, come qualcuno erroneamente potrebbe pensare, bensì di immaginette che riproducevano in stampa o con altri metodi, imitandoli appunto, i motivi decorativi dei canivets conventuali.

Tale particolare produzione comincia ad apparire verso la fine del XVIII secolo e si inoltra fino alla metà del XIX. Alcuni esempi di queste immaginette-imitazione portano anche la firma di illustri incisori dell’epoca, come J. Martin Will di Augsburg per fare un nome sicuramente conosciuto agli amici filiconici.

Immaginetta su foglia di quercia. Fine XVIII sec.
Immaginetta su foglia di quercia. Fine XVIII sec.

Si tratta di incisioni a bulino colorate a mano,con una pseudominiatura centrale e la decorazione della cornice, sempre in stampa, che richiama appunto i noti intagli dei canivets.

Un particolare esempio è dato da alcune immaginette firmate Lutzenberger in Altötting, con il fondo e la cornice stampati in litografia e la figura centrale in siderografia acquarellata a mano. Ne potete osservare un esemplare in alto a sinistra.

Intorno alla fine del XVIII secolo sono da collocarsi anche le immaginette su foglia di quercia. In  pratica, vere foglie di quercia venivano ripulite alla superficie con una spazzola, in maniera tale da lasciare evidenti soltanto le nervature, proprio come i motivi decorativi dei canivets. Si potrebbe benissimo usare la definizione di canivets naturali.

Sulla foglia “pulita” veniva quindi applicata la figura precedentemente ritagliata, con l’ulteriore applicazione di lustrini, come nel caso dell’immaginetta che potete vedere qui a destra.

Come noterete, l’immaginetta difetta di un pezzettino di foglia. L’estrema delicatezza di questa tipologia, ne spiega l’elevato grado di rarità, soprattutto con uno stato di conservazione ottimale. Era comunque un prodotto editoriale e non –  come pure si potrebbe essere indotti a pensare – un semimanufatto a collage privato.

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