Andate in fumo… per devozione!

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celluloideNell’ultimo decennio del XIX secolo i soliti editori francesi propongono sul mercato delle immaginette realizzate in celluloide, antenata della moderna plastica.

Inventata nel 1868 dall’americano John Wesley Hyatt, che la brevettò l’anno dopo negli Stati Uniti, ebbe molteplici impieghi, ma in campo “filiconico” non sortì una grande fortuna, tanto che già agli inizi del Novecento gli editori ne abbandonarono  la produzione.

Le tecniche di stampa impiegate su tale supporto, la siderografia e la litografia (in alcuni casi veniva aggiunta la coloritura a mano), conferivano alle immagini un fascino speciale e una delicatezza molto particolare.

Fu proprio l’eccessiva delicatezza del materiale a costituire la causa principale della scomparsa di queste immaginette dal mercato. Se è vero che l’immaginetta religiosa è da sempre un prodotto editoriale, è altrettanto vero che nelle mani del credente essa si trasformava in uno strumento di devozione.

Come tale, considerata anche la rigidità della celluloide, l’immaginetta si prestava facilmente per essere poggiata su un comodino o un qualsiasi ripiano, innanzi alla quale si posizionava (qualcuno lo fa ancora oggi) un piccolo lume.

Il problema era proprio il fatto che a contatto con una fonte di calore, anche di tenue entità, l’immaginetta di celluloide tendeva a sciogliersi, nella migliore delle ipotesi alterando la struttura stessa dell’immaginetta, nel peggiore dei casi incendiandosi del tutto.

celluloide2

In virtù di quanto detto, si capisce perché oggi non sia molto facile reperire queste immaginette. Ma neppure impossibile.

Il consiglio per quanti dispongano di questi piccoli e pregiati “esperimenti” è naturalmente quello di tenerseli molto stretti, non tanto per un discorso legato al valore di mercato – che non dovrebbe superare comunque i 20,00 Euro – quanto per la loro particolarità e conseguente rarità.

Nella seconda foto ho tentato di far notare l’alterazione del supporto, senza riuscirci. Quello che però senz’altro si nota è la trasparenza perfetta dell’immaginetta: il recto è rappresentato dalla prima immagine.

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