Ci sono alcuni paesi del mondo immuni dal terremoto. Secondo le mappe dei sismografi uno di questi è l’Uruguay, il cui territorio si trova al confine fra Argentina, Brasile e l’Oceano Atlantico.
In effetti, lo Stato sudamericano non ha mai conosciuto la furia devastante di un sisma. Eppure, si racconta che nel 1888, nella cittadina di Florida, a nord della capitale Montevideo, vi fu uno strano terremoto. Strano, perché distrusse soltanto una abitazione, quella della signora Clementina Pastorini, di origine italiana.
Ma cosa aveva fatto la sventurata per meritarsi tale punizione?
Non molto in verità o, perlomeno, nulla di tanto diverso di quanto avviene in ogni parte del mondo quasi quotidianamente. La signora aveva osato offendere un santo: sembra che la donna avesse deriso la statua portata in processione lungo le vie del paese. Solo che quel santo in particolare ha reagito all’offesa distruggendo la casa, a lei e a quelli che l’avevano, come lei, insultato.
Il santo in questione era San Cono, la cui statua fu portata nella cittadina uruguaiana da un gruppo di emigranti italiani, provenienti da Teggiano, paese in provincia di Salerno.
La donna, pentita, dedicò una targa al santo, oggi custodita nella chiesetta intitolata appunto a San Cono.
Il fatto appare ancora più curioso, quando si pensa che il santo è venerato dai teggianesi, anche per averli protetti dal terribile terremoto del 1857.
La devozione al santo originario di Teggiano da allora si diffuse in tutto l’Uruguay e anche oltre confine: è noto che in Argentina fu eretta in sua devozione una statua enorme, pesante ben 400 chili.
Ovviamente, non potevano mancare i santini dedicati a San Cono di Florida, che potete qui osservare. Entrambi risalgono al secolo scorso.
Non sono in grado di dire se siano state stampate immaginette ancora più antiche, per esempio risalenti alla fine dell’Ottocento, periodo in cui nacque il culto per questo santo nel paese dell’America Latina.
Chi ne fosse a conoscenza può segnalarcelo.
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