Collezionare Santini e antiche Immagini devozionali, inteso come attività organizzata e finalizzata a ordinare, classificare, conservare i pezzi della Collezione, richiede tutta una serie di dati e di informazioni, che non servono soltanto al collezionista-proprietario degli stessi, ma anche alla comunità dei collezionisti più in generale. Utilizzare un linguaggio comune è utile e vantaggioso per tutti, in quanto consente di condividere le medesime informazioni, con la certezza che verrano comprese da tutti indistintamente.
Il nostro settore, purtroppo, manca di alcuni criteri generali, universalmente individuati, che rendono la comunicazione fra collezionisti più complessa e macchinosa, come se si parlassero lingue differenti.
Per indicare, per esempio, i diversi gradi di conservazione del Santino, ogni collezionista ricorre a personali definizioni. In passato sono state tentate delle soluzioni, ma invano. Oggi, ai lettori e collezionisti dei nostri rispettivi siti, insieme proponiamo le legende sopra riportate, che riguardano i gradi di conservazione e i gradi rarità. La speranza è che il nostro sforzo venga apprezzato e, soprattutto, che tali definizioni saranno da oggi in poi condivise da tutti entrando a far parte del comune linguaggio del Collezionista di Santini Italiano.
Paola Galanzi-Biagio Gamba
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EDMONDO BARCAROLI
Ho preso visione dell’interessante argomento trattato e mi auguro che quanto descritto venga ben accettato dai collezionisti di immaginette sacre che renderà più agevole il per un definitivo linguaggio comune a tutti i collezionisti.