In alcune zone italiane, fra cui diversi paesi della mia Calabria, vi è la credenza che il 15 agosto, giorno in cui i cattolici ricordano l’Assunzione di Maria Vergine al Cielo, non si possa – e dunque non si debba – fare il bagno a mare. Ricordo ancora quando, ragazzino, i miei genitori, sostenuti dalla saggezza degli anziani di famiglia e di altri amici, mi raccomandavano di non fare il bagno. La risposta alle mie richieste di spiegazioni era, da parte di tutti, la stessa: ogni anno, il 15 agosto, il mare se ne prende uno che ha trasgredito alla regola.
Ora, io non sono mai stato un grande amante del mare: adoravo stare in spiaggia con gli amici, e spesso non facevo il bagno. Ma, puntualmente, il 15 agosto, la tentazione di farmi il bagno era fortissima, e si traduceva in una sistematica violazione del divieto.
Il fatto è che, per quanto tentassi di comprendere le ansie dei miei, non mi riusciva di credere che, nel giorno dedicato alla Vergine, potesse accadere una tragedia in mare, magari proprio favorita dalla Madonna, offesa perché qualcuno non aveva rispettato la regola.
L’unica volta in cui i miei scoprirono che avevo disobbedito alla raccomandazione, caso volle che, la notte stessa, il mare “si prese” un ragazzo di 19 anni. Ricordo lo sguardo severo e preoccupato di mio padre, nel riferirmi la notizia. A nulla servì spiegare che il giovane era morto per una congestione: si era tuffato, dopo aver mangiato e bevuto in abbondanza, davanti a un falò.
Ricordi a parte, come accennavo, in diverse parti d’Italia – e non soltanto nel Meridione – resiste ancora questa credenza. Mi sono sempre chiesto quale fosse l’origine di essa.
Una spiegazione è che il 15 agosto è il giorno in cui “è morta la Madonna”. È un giorno di festa, perché si festeggia Maria Vergine, portandola in processione in molti paesi, ma è – al tempo stesso – il giorno in cui la Madre di Dio ha lasciato la terra. La giornata è dunque interamente dedicata a Lei.
Ci si potrebbe chiedere, a questo punto, perché, fra le forze della natura, sia il mare a “reagire” contro chi non rispetta la regola, e dunque non rispetta la Madonna.
Il legame fra Maria e il mare, sin dall’antichità è stato considerato molto particolare. Maria, secondo alcuni antichi predicatori, prenderebbe il suo stesso nome proprio dal mare. Nell’ambito dell’iconografia religiosa, ricorre spesso l’immagine della Madonna sul mare: fra tutte ricordiamo quella con il titolo di Stella maris, invocata da coloro che vivono con il mare (navigatori, ma anche pescatori).
In questo post trovate altre leggende simili relative ad altri santi.
Tornando ora all’Assunzione di Maria al Cielo, il cui dogma fu proclamato nell’Anno Santo 1950 da Papa Pio XII, nell’ambito della Chiesa cattolica, e non solo, si è molto discusso sulla questione: Maria, al momento della sua salita al Cielo, era ancora viva, oppure la sua assunzione è avvenuta dopo la sua morte? Secondo gli ortodossi, Maria è morta e poi salita al Cielo. Infatti, essi festeggiano non l’Assunzione, ma la dormizione.
Non voglio avventurarmi in disquisizioni di natura strettamente teologica, che lascio volentieri agli esperti. Sotto l’aspetto iconografico, e in particolare quello filiconico, troviamo raffigurata la Madonna sia, mentre sale al Cielo, circondata dagli Angeli, dunque viva, con anima e corpo; sia distesa e dormiente.
La Serie Z edita dalla AR di Milano negli anni 50 del secolo scorso, per esempio, dedica l’immagine n. 59 alla Morte di Maria Vergine, e quella successiva, la n. 60, all’Assunzione di M.V.
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Mario
Molto interessante e….quì al nord, non avevo mai sentito di questa credenza!
Daniele
Post molto interessante! Anche qui in Sicilia c’è questa credenza (o meglio c’era, va via via perdendosi) ma il giorno cambia a seconda della località e in relazione al Santo Patrono: nel giorno della festa (ad esempio il 29 giugno a Riposto – CT per la festa del Patrono S. Pietro) sarebbe proibito fare il bagno in mare per gli stessi motivi abilmente descritti nel suo articolo.
Guzzardi Demetrio
Io non l’ho mai sentita questa storia del divieto di fare il bagno. Ricordo che a Ferragosto si andava a fare il pic-nic in Sila o in montagna…, ma mai ho sentito una cosa simile…
Francesco
Mai sentito una cosa simile ma tradizione vuole che il giorno di Ferragosto si vada in Sila a fare una gita anche da parte di chi sta passando le vacanze al mare. Che tra questa usanza e il non fare il bagno non ci sia qualcosa che li colleghi?
angela rotundo
Pur essendo calabrese anch’io non avevo mai sentito parlare di questa credenza , è vero che qualcuno è morto il giorno di ferragosto, anche dalla mie parti, ma dopo essersi abbuffati sia di cibo che di bevande farsi il bagno non si può certo pretendere di restare vivi
danilo
Mi piace ed è tutto vero
Francesca
Io abitando in Calabria questa credenza non l’ho mai sentita è vero che è morto qualcuno a ferragosto ma dopo essersi abbuffati di cibo
Gian Piero Pacini
Credo che si trtti di um modo di intendere le pratiche religiose con un forte connotato di superstizione. Ne è un altro esempio l’abitudine di segnarsi con la croce prima di tuffarsi ma anche prima di entrare in campo come fanno i giocatori di calcio. Se tale atto avesse un valore autenticamente religioso dovrebbe essere realizzato in tutte le varie fasi durante il corso della vita. Certo che chi lo fa, ritiene di manifestare un atto d’amore in Dio onnipotente, nei Santi e nella Madonna, non è assolutamente in dubbio l’intento ispirato dalla credenza ma ciò non toglie che non sia una azione appartenente alla liturgia nè agli obblighi comportamentali previsti dalla Religione Cattolica Apostolica Romana.
Raffaele
Io sono di Monopoli (Bari) dove c’e’ una particolare venerazione verso la Madonna ed esiste la tradizione che il 15 agosto non si debba fare il bagno perche’ “la Madonna vuole il morto”.
Valeria
Io sono pugliese, nord Puglia, anche da noi c’è questa credenza… è nello specifico il giorno viene detto “punto di stella”; infatti mia madre ogni ferragosto ci ricordava: oggi è punto di stella non si va al mare!
È bello tenere vive le tradizioni!